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Pptr, il Pdl insiste per la revoca. Barbanente replica: “Siete voi in un vicolo cieco”

Saverio Congedo ritiene la circolare dell'assessorato al Territorio una risposta inadeguata alle obiezioni sollevate al documento programmatico. Ma la vice presidente della giunta ribadisce: "Difenderemo i valori del paeasaggio"

LECCE - La circolare sul Piano paesaggistico territoriale diramata dall’assessorato regionale  all’Assetto del territorio non piace al Pdl che, con il consigliere regionale Saverio Congedo, torna a chiederne la revoca o la sospensione.

“La circolare cui s’aggrappa la pur brava assessore in realtà non risolve alcunché, non potendo da sola - per evidenti ragioni giuridiche - sostituire le norme in vigore. E certamente non possono rassicurarci i rinvii dello stesso assessore a futuribili concertazioni con il ministero anche sulle modifiche che sembravano acclarate quali quelle relative ai Pug (piano urbanistico generale) coerenti con il Putt (piano urbanistico tematico territoriale) ed ai cosiddetti altri contesti. La sensazione forte è che il Governo regionale si stia muovendo nell’ambito di una accorta strategia gattopardesca. Far finta di voler cambiare per non cambiare nulla”.

“Risultano, quindi, più che comprensibili e giustificabili – ribadisce Congedo . gli appelli che si levano da amministrazioni comunali di tutta la Puglia e di ogni colore politico, da addetti lavori e dai singoli cittadini affinché siano rivisti incongruenze ed errori del Piano, anche in considerazione delle norme di salvaguardia che stanno paralizzando l’attività degli uffici tecnici e con essi del comparto dell’edilizia. Oggi più di ieri, siamo perciò convinti che le uniche strade restano quelle della revoca o dell’auto-sospensione, le altre sono vicoli ciechi da cui non si può far altro che tornare al punto di partenza”.

La replica dell’assessore Angela Barbanente non si è fatta attendere: “Ormai il Pdl sembra aver esaurito gli argomenti a sostegno della revoca o della sospensione del piano paesaggistico regionale, posizione sulla quale si è arroccata prima ancora di aver approfondito il piano. A me pare che sia il Pdl a essersi infilato in un vicolo cieco, mentre noi stiamo lavorando come sempre”.

L’esponente della giunta regionale, di cui è anche vice presidente, spiega: “Stiamo perseguendo due strade ovviamente diverse e complementari, con il senso di responsabilità e l’umiltà di chi si mette nei panni degli altri e ne comprende difficoltà e timori. La prima è quella della circolare che altro non può fare e quindi non fa che spiegare alcune parti delle norme. La seconda è quella della revisione di alcune norme di salvaguardia e transitorie con la condivisione indispensabile del ministero per la parte inerente ai beni paesaggistici di competenza statale, sempre allo scopo di rasserenare amministrazioni e tecnici in questa delicata fase di primo impatto delle innovazioni introdotte dal Piano. Certo, non è facile in un Paese come l’Italia che da vent’anni si occupa solo del presente dimenticando le lezioni del passato e rinunciando a disegnare un futuro diverso. Noi continueremo a difendere i valori del paesaggio di Puglia, auspicando che i tanti gruppi, associazioni, organizzazioni e singoli cittadini che in questi hanno protestato per gli attacchi al paesaggio e hanno sostenuto le ragioni della tutela, facciano sentire la propria voce a difesa del piano”.

Leggi l'intervento del presidente dei dottori agronomi e forestali, Antonio Bruno.

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