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Congresso Pd Lecce: "Importante per città che vogliamo"

Loredana Capone, in occasione del congresso del Pd leccese, rilancia i temi della partecipazione, dell'unità e chiede un nuovo impegno da parte di tutti per risolvere i numerosi problemi della città

LECCE - E' partito il congresso del Pd leccese, che rinnoverà domani la propria segreteria sulla stregua di quanto accadrà sempre in questi giorni a livello provinciale. Loredana Capone, vicepresidente della Regione, ha avvertito all'inizio dell'assemblea la sensazione che fra gli iscritti e i simpatizzanti stia montando la delusione "per una occasione che rischia d'essere sprecata".

"Le macroscopiche contraddizioni in cui incorre il centro-destra al governo della nostra città - afferma la Capone -, il ‘blocco' innegabile di ogni attività amministrativa e progetto di sviluppo, la rassegnazione con cui assessori, consiglieri di maggioranza e simpatizzanti guardano al futuro, richiederebbe ai partiti dell'opposizione, dunque in primis al Partito Democratico, di utilizzare gli appuntamenti congressuali per riaprire il dibattito sulla Lecce che vogliamo, per rimotivare le giovani generazioni al confronto e all'impegno, per dare voce alle tante famiglie che giornalmente devono vedersela con il caos del traffico, la mancanza di parcheggi, gli scarsi servizi, gli autobus vuoti, l'inefficienza della raccolta dei rifiuti, il degrado delle periferie".

In virtù di questo, la Capone ha ritenuto importante intervenire a fronte del malumore degli iscritti: "Ho avvertito - ribadisce - il dovere di sollecitare il rispetto delle regole democratiche, dovere ineliminabile e che va garantito da tutti. E ho cercato di concorrere ad evitare il clima di contrapposizione che si stava creando. Convinta come sono che sia sempre un'azione di buona politica promuovere un humus dove regni il confronto e possa prevalere sempre, rispetto alla logica delle tessere, quello dell'impegno concreto e fattivo".

Resta fondamentale secondo la vicepresidente regionale che il dibattito apra la strada all'intesa, alla democrazia e al rispetto delle pluralità delle idee. Ecco perché nel Pd leccese è prevalso lo spirito unitario: "È indispensabile - evidenzia - a Lecce il coinvolgimento di tutti coloro che in questi anni hanno scelto, nelle varie competizioni, il Pd o liste collegate. La politica richiede proprio l'instancabile sacrificio del confronto. Anche da questo probabilmente traeva spunto la candidatura di Patrizia Colella la quale ha poi scelto di dare il suo contributo in un clima unitario".

"La logica della contrapposizione - prosegue - è stata superata da quella della collaborazione, certamente terreno fecondo per alimentare una nuova classe dirigente che non sia ripiegata all'interno ma lavori per costruire una città nuova".

La Capone sottolinea come Fabrizio Marra e quanti con lui vogliono impegnarsi "resta oggi il ruolo di guida di un partito che deve crescere, stimolando un'azione davvero concreta soprattutto quella per le periferie". Il riferimento va al tema della Zona Franca, in cui "le aspettative di tutti si sono scontrate con mancati investimenti e pastiglie burocratiche del governo".

"Questo congresso - conclude la Capone - non può e non deve essere la ratifica di una posizione già sancita, ma l'opportunità di creare in città un dibattito aperto che scuota i cittadini e li carichi di entusiasmo. Io, in questa logica, continuo a dare il mio contributo".

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