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Sabato, 20 Aprile 2024
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Tari, il Consiglio approva una riduzione per imprese di trasformazione e produzione

L'assise cittadina ha dato il via libera alle aliquote per la tassa sui servizi indivisibili che sostituisce l'Imu e alla disciplina delle tariffe per quella sui rifiuti. Per la minoranza aumenta la leva fiscale sui cittadini, ma peggiorano i servizi

LECCE – Lo schema è più o meno il solito. Da quando i trasferimenti dello Stato si sono sensibilmente ridotti, le maggioranze negli enti locali si appellano alla necessità di far cassa per garantire i servizi ai cittadini, ma per le opposizioni questa argomentazione non può essere un alibi. Perché, oltre ai vincoli tecnici, ci sono pur sempre le scelte politiche di fondo che indirizzano l’azione amministrativa. E nel caso di Lecce, lo hanno ricordato Antonio Torricelli del Pd e Carlo Salvemini di Lecce Bene Comune, una gestione finanziaria molto discutibile che ha prodotto negli anni un carico debitorio sempre più pesante.

E così è stato anche oggi, nel corso del consiglio comunale che ha dato via libera alla Tasi (19 voti favorevoli, 6 contrari) e al regolamento della Tari (17 favorevoli), con relative tariffe sui rifiuti. Rinviando i dettagli che sono contenuti nelle delibere in calce all’articolo, la sostanza è questa e ribadisce quanto già emerso in commissione: l’aliquota per la tassa per i servizi indivisibili è stata fissata al 2.5 per mille, il massimo consentito, al quale si aggiunge uno 0.4 per mille per finanziare le detrazioni (la soglia massima è di 0.8 per mille).

Rispetto a quest’ultime è stato approvato un emendamento proposto da Bernardo Monticelli (Puglia Protagonista) e condiviso dall’assise che prevede un raddoppio della riduzione di 50 euro per le abitazioni principali di categoria A3 e di 100 euro per quelle di tipo A/4 e A/5 per le famiglie nelle quali è presente un portatore di handicap in situazione di gravità, titolare di indennità di accompagnamento e per i nuclei familiari con almeno 3 figli (le agevolazioni non sono cumulabili).

Per quanto riguarda il tributo sui rifiuti, che è composto da una parte fissa e da un’altra variabile, sono state stabilite le seguenti riduzioni: azzeramento della parte variabile per le famiglie con un indicatore della situazione economica equivalenti (Isee) pari a zero e del 30 per cento per quelle con un Isee fino a 6mila (la delibera indicava un tetto di 5mila ma in sede di discussione c’è stata convergenza sull’innalzamento che Torricelli aveva già chiesto in commissione).

Ma sulla Tari, che è fondata sui cardini della metrature dell’immobile e del numero dei componenti, sono arrivate perplessità non solo dalla minoranza, che la giudica priva di qualsiasi garanzia di equità sociale, ma anche dalla maggioranza. Monticelli, chiamando in causa l’assessorato all’Ambiente, ha invitato l’amministrazione a verificare le situazioni oggettive. Se il principio della legge nazionale è che paga di più chi produce più rifiuti, come si fa a stabilire chi sono i virtuosi che fanno quotidianamente la differenziata e chi invece consuma di più? I parametri oggettivi, insomma, paiono del tutto insufficienti. Anche perché una famiglia numerosa ma meno abbiente, ha aggiunto Torricelli, verosimilmente produrrà meno rifiuti di una più agiata ma con un numero minore di componenti.

Angelo Tondo ha proposto un emendamento grazie al quale sarà ridotta del 50 per cento la tassa sui rifiuti (Tari) destinata alle attività  industriali ed artigianali con stabilimenti  di produzione e trasformazione, insediate nelle aree a destinazione specifica. Il consiglio ha approvato all’unanimità: questa decisione ha ricevuto il plauso del presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone De Castris.

“Si tratta di un’ottima notizia per le imprese del territorio – ha commentato De Castris – che oggi sono davvero in affanno, soffocate da una insostenibile pressione fiscale e dalle continue difficoltà per i ritardati pagamenti. Nonostante tutto, ogni giorno apprendiamo di storie del coraggio di imprenditori che, da soli, rimboccandosi le maniche, combattono per difendere le proprie imprese e, con esse, i lavoratori dalla burocrazia e dai continui balzelli di un fisco lontano anni luce dalla realtà economica territoriale. Non si può andare avanti così. Quanto adottato oggi dal Comune di Lecce va apprezzato poiché va nella direzione giusta della valorizzazione e della salvaguardia del sistema produttivo”.

Via libera anche alla riduzione del 20 per cento per gli studenti universitari in possesso di un regolare contratto d’affitto, secondo quanto concordato dall’assessore al Bilancio, Attilio Monosi, e l’associazione studentesca Link.

(Consulta la delibera Tasi )

(Consulta la delibera Tari )

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