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Consiglio degli studenti, salta la seduta. Zara smentisce: “Accuse diffamatorie”

Alcuni consiglieri si sono allontanati per protesta, facendo saltare il quorum. Il rettore, accusato di aver permesso l’accesso a persone non elette, smentisce categoricamente

LECCE - Il 13 luglio, nel pomeriggio, si è tenuta la seduta di insediamento del Consiglio degli studenti dell’Università del Salento: all’ordine del giorno vi era l’elezione del presidente e le proposte di designazione degli studenti nel nucleo di valutazione e nel presidio di qualità.

La riunione, tuttavia, è saltata perché non è stato raggiunto il numero legale: alcuni consiglieri si sono allontanati dall’aula, impedendo il raggiungimento del quorum che, per validare l’elezione del presidente, deve essere pari ai ¾ degli aventi diritto al voto.  

Dura la denuncia dei ragazzi di Obiettivo studenti: “Durante la seduta, a nostro parere illegittimamente,il rettore ha autorizzato la presenza di soggetti non eletti nel consesso. Tra questi spicca il nome di Gilda Brescia, ex rappresentante degli studenti di Obiettivo Studenti, conosciuta alla cronaca per aver annunciato recentemente l’allontanamento dall’associazione”.

“È stata tale circostanza, insieme anche alla presenza di altri soggetti, anche non studenti, ad indurre alcuni consiglieri a non prendere parte all’adunanza – proseguono loro- . Ci chiediamo in particolare quali siano le motivazioni che hanno spinto Zara ad autorizzare la presenza di soggetti non eletti. Come mai tante attenzioni verso Gilda Brescia? È una coincidenza che solo un anno fa, dopo essere stata soggetta a procedimento da parte della Commissione etica dell’università del Salento, proprio il rettore ed il senato accademico abbiano graziato la studentessa da un provvedimento disciplinare?”.

Dopo un acceso intervento di Giulio Agnusdei, consigliere d’amministrazione, e la richiesta di spiegazioni in merito alla vicenda, il rettore, uscendo dal Consiglio, ha apertamente sostenuto che la seduta non fosse pubblica: “Ci domandiamo allora ancor di più il perché della particolarità di trattamento riservata alla studentessa, la quale, non si spiega come mai, frequenta con un’assiduità fuori dal normale il rettorato.  Gilda Brescia organizza spesso eventi con il rettore, non ultimo l’evento natalizio “Musica performativa” – si legge ancora nel comunicato stampa -.  Non ci stupiremmo se la ritrovassimo tra le candidate al XXXII° ciclo del dottorato di ricerca, la cui procedura concorsuale è in corso. La nostra profezia in merito? La lasciamo all’immaginazione dei lettori”.

Giulio Agnusdei ha comunque chiesto, a nome dell’associazione Obiettivo, l’accesso agli atti per poter acquisire il verbale della seduta: “Oggi il rettore, consentendo a Brescia e ad altri soggetti non più dettagliatamente specificati di partecipare alla riunione del Consiglio degli studenti, si è assunto gravose responsabilità, inducendo alcuni consiglieri ad abbandonare l’adunanza per protesta e per la mancata garanzia di libertà e autonomia che il proprio ruolo richiede”.

I lavori del Consiglio risultano così rallentati che, in mancanza della proposta degli studenti, il Senato non può esprimersi riguardo al loro rappresentante nel Nucleo di valutazione il quale, non essendo regolarmente costituito, non può adempiere le imminenti scadenze previste tra le proprie funzioni.

Agnusdei aggiunge: “Data la circostanza verificatasi in Consiglio anticipo che sarà mia premura invitare ad assistere alle adunanze del senato e del Consiglio d’amministrazione alcuni amici o portatori d’interesse, per verificare se effettivamente il trattamento riservato alla studentessa Gilda Brescia sarà garantito a tutti, o se, come spesso accade, verranno utilizzati due pesi e due misure”.

In merito allo stesso episodio è intervenuta anche una parte dell’associazione Link che ha stigmatizzato il comportamento dei colleghi della medesima associazione che hanno abbandonato la seduta: “L'assenza strategica di alcuni consiglieri è una scelta politica studiata a tavolino che umilia l'organo stesso, un atteggiamento che ricorda quello di alcuni baroni. Inoltre non è assolutamente ammissibile che ad assumere questo comportamento sia l'associazione che maggiormente rappresenta gli studenti. Ricordiamo infatti che Link - Liste Indipendenti (Link, Uninsieme, Freccia) in data 18 e 19 maggio, ha ottenuto 22 consiglieri su 27 (80 percento)”.

La smentita del rettore.

Nel giro di poco tempo è giunta anche una dichiarazione a mezzo stampa del rettore dell’ateneo, Vincenzo Zara, tesa a smentire categoricamente le affermazioni fatte dai ragazzi di Obiettivo Studenti: “Con riferimento all'articolo in oggetto, si smentiscono recisamente tutte le gravissime affermazioni - che dalla lettura dell'articolo risultano attribuite ai rappresentanti dell'associazione Obiettivo Studenti e al presidente della stessa associazione, Giulio Agnusdei - relative a presunti "favoritismi" nei confronti di una studentessa di questa Università”.

“I fatti relativi a presunti favoritismi, alcuni dei quali peraltro riferiti a procedimento etico coperto come tale da riservatezza, sono del tutto inveritieri e si appalesano come diffamatori. Ci si riserva ogni azione a tutela dell'istituzione”, conclude Zara.

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