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Museo provinciale: via libera agli appalti esterni per custodia e accoglienza

Nell'assise di Palazzo dei Celestini, la maggioranza ha approvato il nuovo regolamento. Per il presidente, Antonio Gabellone, un intervento che consente anche dei risparmi. Simona Manca, la sua vice, commenta: "Il Sigismondo Castromediano sempre più moderno"

LECCE – Via libera ai nuovi appalti per la custodia e i servizi di accoglienza turistica nel sistema museale. Il consiglio provinciale, riunitosi questa mattina a Palazzo dei Celestini, ha approvato a maggioranza la relativa delibera, mentre è stata rinviata la discussione sul progetto di gasdotto della Trans-Adriatic-Pipeline che comunque si dovrà tenere entro il 29 novembre.

“Questo nuovo appalto è la logica conseguenza della volontà di rivedere la tipologia dei servizi offerti, ma anche la necessità di professionalizzare altri tipi di intervento. In concreto alcune unità saranno ancora utilizzate, come  nel passato, per i servizi di guardiania e front-office, altre unità, invece, saranno riqualificate a vantaggio di nuovi servizi, come ad esempio quello di guida ed accompagnatore turistico, il tutto nell’ottica di una necessità attuale e di una rivalutazione della presenza del museo provinciale nel tessuto culturale della città di Lecce”, ha dichiarato nel suo intervento il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone.

“Si tratta di una nuova sfida che intendiamo avviare, e che richiede anche una partnership privata. Difatti l’ulteriore rimodulazione del progetto, con la concessione in uso a terzi della gestione di alcuni servizi da svolgere presso gli immobili provinciali, permetterà un risparmio annuo di oltre 93 mila euro, che aggiunti alle economie di spesa già individuate con la precedente progettazione pari a 94 mila euro, comporterà per l’Ente un risparmio complessivo pari ad oltre 187 mila euro”, ha concluso il presidente.

“Anche questa scelta – ha commentato in una nota la vice presidente della giunta, Simona Manca, che ha la delega alla Cultura - va nella direzione, già intrapresa, di valorizzare ulteriormente il museo Sigismondo Castromediano e di tenerlo sempre più al centro delle politiche culturali della Provincia di Lecce. L’obiettivo di fondo è quello di modernizzare completamente il museo e di allinearlo ai modelli dei più importanti musei italiani ed europei, anche dal punto di vista gestionale.  

“Il museo Castromediano, da tempo ormai, non è più solo un luogo espositivo fine a se stesso – ha argomentato Manca -, ma un polo culturale che è un punto di riferimento per tutta la provincia e, soprattutto,  il fulcro di un sistema museale che lo collega, ad esempio, al Must di Lecce o ad altre realtà analoghe del Salento. La modernizzazione tecnica del museo, la possibilità di offrire una fruizione diversificata e quindi di allargare potenzialmente la propria platea, l’esigenza di mettere in rete le risorse di questo museo con quelle degli altri musei della provincia, sono i percorsi che la Provincia di Lecce ha definito per impreziosire uno dei nostri gioielli in fatto di politiche culturali. Anche il provvedimento odierno è una scelta funzionale al raggiungimento di questi obiettivi”. 

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