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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Consiglio provinciale: ultima seduta dell’anno all’insegna del voto unanime

Tra i punti all'ordine del giorno a Palazzo dei Celestini il potenziamento del museo di Biologia marina di Porto Cesareo e l'adesione al "Politecnico del made in Italy". Approvato lo scioglimento del Consorzio dell'artigianato figulo salentino di Cutrofiano

LECCE  - Si è tenuto questa mattina, a Palazzo dei Celestini, l’ultimo consiglio provinciale dell’anno.  In apertura di seduta l’assise consiliare ha deciso all’unanimità, su proposta del presidente della Provincia Antonio Gabellone, di ritirare i due ordini del giorno proposti dal consigliere Mario Pendinelli e dal consigliere Francesco Bruni (dimissionario), illustrato dal consigliere Roberto Marra (presidente della commissione consiliare Ambiente) relativi ad “Iniziative per la tutela e difesa della salute pubblica. Sostegno alla registrazione ed analisi dei dati”.

Il presidente Gabellone nel suo intervento ha fatto presente come “l’importante  discussione e confronto avuto in sede di consiglio assumano dimensioni e contenuti che rappresentano passi in avanti su temi di così stringente attualità: quelli della salute e della dignità dei cittadini, che devono essere più che mai salvaguardati. Il mio invito al consiglio e alla competente commissione consiliare è quello di tornare in sede di valutazioni, per trovare un punto di sintesi delle due istanze presentate, con un nuovo ed unico ordine del giorno in cui ognuno trovi il modo di soddisfare le proprie esigenze e la propria strategia politica”.

Il consiglio ha poi discusso la mozione presentata dal consigliere Adriana Poli Bortone in merito alla situazione del sistema dei trasporti del Salento, relativamente alla attuale gestione del porto di Brindisi che, come si legge nel dispositivo “ha prodotto una situazione attuale generata da una gestione poco efficace del porto”. Con questa mozione, votata all’unanimità, il consiglio impegna il presidente della Provincia a promuovere un incontro con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti per valutare adeguatamente la situazione in termini di ricaduta per il turismo salentino.

Sempre all’unanimità è stato approvato lo scioglimento, alla data del 31 dicembre prossimo, del Consorzio per la Tutela, la Valorizzazione e la promozione dell’Artigianato Figulo Salentino. Si è deciso di utilizzare la quota di partecipazione annuale al consorzio (5150 euro) quale contributo annuale diretto al Comune di Cutrofiano, subordinandolo alle effettive disponibilità di bilancio ed ad una concordata programmazione sugli interventi da mettere in essere.

Approvata all’unanimità la bozza di convenzione per il sostegno ed il potenziamento delle attività del museo di Biologia marina “Pietro Parenzan”. Con questa convezione l’Università del Salento, la Provincia di Lecce, il Comune di Porto Cesareo e l’area marina protetta “Porto Cesareo” si impegnano a promuovere la cultura del mare e la tutela dello stesso, a valorizzare le collezioni donate dal fondatore Pietro Parenzan all’Università del Salento, ubicate presso il Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan”, nonché a sviluppare la conoscenza e divulgazione dei connessi valori ambientali e culturali mediante la programmazione e realizzazione di azioni comuni in materia. La Provincia di Lecce si impegna, dal suo canto, a contribuire al funzionamento del Museo di Biologia Marina con un impegno finanziario di 5mila euro annui, impegnandosi a collaborare nel reperimento dei fondi e nella realizzazione di progetti con azioni comuni.

Infine, il Consiglio, a maggioranza (4 astenuti), ha deliberato l’adesione al “Politecnico del Made in Italy” - scuola di Eccellenza del Calzaturiero, dell’Abbigliamento, della Moda, del Manifatturiero e attività connesse a tutela del Made in Italy, società consortile a responsabilità limitata, senza fini di lucro, nell’ambito del Progetto avviato dalle sezioni dell’Abbigliamento e delle Industrie Calzaturiere per la diffusione della formazione d’eccellenza nei settori della moda e dell’intero comparto manifatturiero, approvando la sottoscrizione della quota sociale pari a 2 mila euro. 

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