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Politica Corigliano d'Otranto

Solo rifiuti inerti per la discarica di Corigliano. Scontro in consiglio regionale

Approvato l'ordine del giorno proposto da Sergio Blasi. Sarà necessario installare una linea di trattamento nell'impianto di Poggiardo. Ma tre esponenti del centrodestra, Mazzei, Cogedo e Aloisi attaccano il centrosinistra: manovra elettoralistica

LECCE – La discarica di Corigliano d’Otranto potrà ospitare solo rifiuti resi inerti dopo un apposito trattamento da attivare con finanziamenti regionali nell’impianto di Poggiardo. Così dovrebbe essere scongiurato il pericolo di inquinamento della falda a causa del percolato derivante del materiale biostabilizzato maturo destinato, fino ad oggi, all'area di Contrada Scomunica.

L’ordine del giorno approvato reca la firma di Sergio Blasi e ha ottenuto una larga maggioranza, ma per tre esponenti del centrodestra salentino - Erio Congedo, Aldo Aloisi e Luigi Mazzei - si tratta di una manovra propagandistica nell’imminenza delle elezioni europee. Intanto il sindaco del Comune della Grecìa Salentina, Ada Fiore, si dice soddisfatta ma ricorda che il documento discusso in consiglio regionale è di fatto lo stesso ordine del giorno dibattuto due mesi addietro nell’assise comunale.

E’ stato precisato che fino al momento in cui la la linea di trattamento di Poggiardo non sarà in funzione, a Corigliano d’Otranto non arriverà nemmeno un chilogrammo di rifiuti. Attraverso la tecnologia nota come “ReMat”, ha detto Blasi, sarà possibile anche ridurre l’emissione dei cattivi odori a Poggiardo. “È opportuno precisare - ha aggiunto il consigliere regionale del Pd - che la decisione del di oggi non comporterà alcun aumento di conferimenti a Cavallino e Ugento, come strumentalmente sostenuto dai consiglieri di centrodestra che si sono opposti alla conversione della discarica di Corigliano. Sembra pleonastico, ma di fronte alla cocciuta opposizione di Congedo, Aloisi e Mazzei vale la pena ricordare che inquinare la falda a Corigliano comporta il rischio di inquinamento dell’acqua distribuita in tutti gli altri comuni salentini”.

Il centrodestra salentino: “Non si chiude il ciclo dei rifiuti”

Secondo i tre consiglieri chiamati in causa, invece, l’ordine del giorno approvato "smentisce l’impostazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani approvato appena pochi mesi addietro. Avevamo, invece, sperato che sulla questione ci potesse essere un confronto di merito nella ricerca della migliore soluzione per coniugare le primarie esigenze di tutela della salute e dell’ambiente, con la necessità di garantire al territorio un’efficiente chiusura del ciclo dei rifiuti”.

E al di là dell’intento propagandistico attribuito al centrosinistra, sono anche altre le criticità secondo i consiglieri salentini d’opposizione: “Non si riesce ancora oggi ad utilizzare le somme previste per la bonifica della vecchia discarica di Corigliano, ad alto rischio inquinamento per il suo ‘percolato’, ed in nove anni di governo Vendola non è stato realizzato nessun impianto di compostaggio indispensabile per la chiusura del ciclo dei rifiuti nel Salento”.

Mazzei pone in evidenza una questione economica: “Per non parlare poi del danno erariale: la realizzazione della discarica di Corigliano ha portato un aggravio di sei euro per tonnellata per tutti i cittadini dell’Ato Lecce/2. Oggi la nuova riconversione sarà ancora a carico delle tasche di quei cittadini. Ma la carriera di Blasi è salva, quindi che importa?

La soddisfazione di Ada Fiore

Non poteva mancare, ovviamente, il commento del sindaco di Corigliano d’Otranto, la cui comunità, da anni attende parole di chiarezza dalla classe dirigente: “Il risultato ottenuto oggi  con l'approvazione dell'ordine del giorno, di fatto, premia lo sforzo di tutte quelle forze che non hanno mai abbassato il livello di attenzione nei riguardi del problema e che hanno contribuito a proporre soluzioni alternative alla risoluzione dello stesso. Premia soprattutto l'attività' di tutte quelle amministrazioni che, impegnandosi nel  potenziamento della raccolta differenziata, renderanno possibile la riconversione della discarica destinandola  alla sola frazione secca non ulteriormente valorizzabile”.

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