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Venerdì, 29 Marzo 2024
Nell'elenco di 39 comuni assegnatari / Nardò

Rifiuti abbandonati a Nardò, dalla Regione 50mila euro per le bonifiche

Si tratta di risorse utili per contrastare il fenomeno incivile in 5 aree particolarmente critiche e che punta a rinforzare le politiche sul decoro e sugli equilibri ambientali del territorio in aggiunta alle azioni di vigilanza e repressione degli atteggiamenti scorretti

NARDO’ – Saranno pulite e bonificate, grazie ai 50mila euro messi in campo dalla Regione, cinque aree particolarmente critiche e oggetto spesso di abbandono incontrollato di rifiuti: accade a Nardò, dove le risorse, come detto, verranno destinate alla rimozione dell’immondizia lasciata per strada e in zone periferiche della città.

La città salentina compare nell’elenco dei trentanove Comuni pugliesi le cui istanze risultano meritevoli di finanziamento sull’apposito avviso per la concessione di contributi per la materia. Si tratta di risorse utili al contrasto del fenomeno, che incide sul decoro e sugli equilibri ambientali del territorio, e verso cui esistono continue azioni di vigilanza con fototrappole e repressione degli atteggiamenti incivili.

Come emerge dalla relazione al progetto elaborato da tecnici e funzionari dell’ufficio Ambiente (con il supporto degli Ispettori ambientali), ci sono alcuni siti dove sono presenti criticità significative relative alla presenza di rifiuti di ogni tipo e dove sono necessari interventi di rimozione particolarmente onerosi dal punto di vista finanziario. L’individuazione di questi siti è stata resa possibile anche grazie all’utilizzo di Sistemi Informativi Geografici (GIS).

Si tratta di strada masseria Termite, località Santo Stefano, strada vecchia Sallentina, strada di servizio tra via Margheriti e via Mangani e l’area della ex falegnameria (edificio abusivo utilizzato per anni come rifugio dei braccianti stranieri e demolito dal Comune nel 2016). La tipologia dei rifiuti presente è molto varia: imballaggi in cartone, ingombranti, vetro, pneumatici, cavi, teli utilizzati in agricoltura, materiali di costruzione e tanto altro.

“Sono risorse che saranno utili alla bonifica di cinque aree particolarmente critiche – spiega il consigliere delegato ai Servizi Ecologici Pierpaolo Giuri – dove incivili senza ritegno hanno abbandonato di tutto. Infischiandosene del paesaggio, dell’ambiente, delle regole e del senso civico. È un problema molto vasto, che l’amministrazione cerca di fronteggiare con i mezzi di cui dispone, ma l’enorme estensione del nostro territorio rende questo compito particolarmente gravoso. Ripulire è utile, così come vigilare e sanzionare i trasgressori, ma serve una rivoluzione culturale. Abbandonare i rifiuti è costosissimo dal punto di vista ambientale, organizzativo ed economico, spero davvero che tutti arrivino a capirlo”.

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