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La strada fatta e quella ancora da fare, insieme

Il contributo di Giuseppe Fornari, presidente di "Civica.", a un anno dalla vittoria del centrosinistra nelle elezioni amministrative leccesi

LECCE - Giuseppe Fornari, noto avvocato leccese ma residente a Milano, è stato uno dei principali sostenitori della candidatura di Carlo Salvemini alla guida della città e con le liste di cui è stato promotore - Una Buona Storia per Lecce prima e Civica. poi (quest'ultima con Nicolangelo Barletti) - ha contribuito all'affermazione del centrosinistra dopo un lungo periodo di egemonia politica del centrodestra. Ora, a un anno dalla vittoria che ha affidato un mandato pieno a Salvemini, nel 2017 "azzoppato" dal meccanismo dell'anatra zoppa, Fornari interviene con un contributo a tutto campo (che segue il recente articolo pubblicato su questa testata).

"Trascorso un anno dalla storica vittoria elettorale di Carlo Salvemini e del centrosinistra leccese, è tempo di condividere alcune riflessioni. Nessuno di noi avrebbe potuto immaginare un anno più complicato di così, dal punto di vista personale e collettivo. Purtroppo, come sappiamo, non è ancora finita: l’emergenza sanitaria è destinata a lasciare segni indelebili del suo passaggio in ogni campo, alcuni dei quali iniziano a manifestarsi con crescente drammaticità. Ci attende, dunque, da qui in avanti, “la sfida di un tempo complicato”, come ha scritto Gabriele De Giorgi su questo giornale, scattando, con il suo editoriale, una fotografia straordinariamente nitida di ciò che è avvenuto a Lecce negli ultimi anni".

"Non è questa la sede per ripercorrere pedissequamente i passaggi che hanno preceduto le elezioni amministrative del 2017, quando è cominciata questa avventura. Mi sia consentito ricordare, però, il faticoso travaglio che ha accompagnato l’individuazione di un candidato sindaco come Carlo Salvemini e la costruzione, attorno al suo nome e all’idea di città da lui rappresentata, di una coalizione non confinata all’egemonia dei partiti tradizionali".

"La storia e il profilo politico di Carlo, così come l’amicizia che ci unisce, sono note; e quando, oggi, a distanza di qualche anno, ripenso ai pregiudizi e alle ostilità che la sua candidatura aveva incontrato, mi viene da sorridere. Del resto, proprio il sorriso è stata l’arma vincente di quell’esperienza nata nel 2017 e della campagna elettorale più bella ed entusiasmante che Lecce ricordi, dopo vent’anni di dominio del centrodestra".

"Un’esperienza che ha visto avvicinare – o riavvicinare – alla politica tante e tanti di noi che, negli anni, per diversi motivi, avevano scelto di indirizzare il proprio impegno e il proprio tempo altrove, complici anche alcuni errori della classe dirigente locale. In questo percorso è stato molto importante il contributo di Alessandro Delli Noci, capace di radunare attorno a sé, prima, e a Carlo, poi, tanti cittadini animati dal desiderio di mettersi al servizio di una nuova idea di città".

"Dal 2017 ad oggi, la passione e l’impegno civico sono cresciuti e hanno messo meravigliose radici in città: ne sono prova le tante liste civiche protagoniste dell’attuale esperienza politico-amministrativa. Da quegli stessi semi è nata “Civica.”, che ha avuto l’ambizione di unire percorsi che pur essendo – e percependosi – molto simili, viaggiavano in parallelo. La partecipazione spontanea e diffusa è stata ed è, secondo me, il vero valore aggiunto di questa esperienza. Bisognerà quindi, una volta passata la fase dell’emergenza, riannodare i fili del civismo e provare a rilanciare insieme la partecipazione. Con la forza del governo pro tempore, la cura delle classi dirigenti e la fantasia dei cittadini",

"Penso, innanzitutto, ai Comitati di Quartiere e alle Consulte comunali che potranno rappresentare un’innovazione permanente nella vita democratica cittadina, destinata – come tale – a sopravvivere all’alternanza delle stagioni politiche e alle tante innovazioni di portata storica per la nostra città che l’amministrazione Salvemini ambisce a realizzare: dal Piano delle Coste al Piano Urbanistico Generale; dall’azione di bonifica – nel segno della legalità e della trasparenza – del settore Politiche Abitative del Comune alla (ri)organizzazione delle attività commerciali nel centro storico; dal nuovo Piano del trasporto pubblico locale alle tante novità attese in materia di mobilità ciclo pedonale".

"Ma l’elenco non finisce qui. Penso alla grande sfida strategica per la gestione coordinata e integrata dell’offerta culturale all’interno dei beni monumentali della città, sancita dal Protocollo d’intesa recentemente stipulato con la Regione Puglia e penso alla grande importanza del Piano Cultura predisposto dall’assessorato che vede il protagonismo diretto di Civica, con Fabiana Cicirillo".

"Sono in cantiere – tra le altre -  iniziative culturali estive con le associazioni del territorio, all’aperto, distribuite nei quartieri e nelle marine; la rassegna cinematografica e di spettacoli dal vivo all’aperto, nel chiostro dei Teatini; la riapertura graduale dei Musei e dei Luoghi di Cultura cittadini con diverse iniziative, tra cui – in virtù del protocollo d’intesa con il Teatro Koreja – la Rassegna “Il Teatro dei Luoghi”. Fondamentale anche l’attenzione riservata alle biblioteche, con la Biblioteca per bambini L’Acchiappalibri che presto ricomincerà a svolgere le proprie attività e la Biblioteca degli Agostiniani che vedrà la luce nei prossimi mesi, grazie al bando appena pubblicato. Infine, merita sicuramente un plauso il Progetto “Passaporto dei Musei” realizzato con il Consiglio Comunale dei Ragazzi, che coinvolgerà circa venti musei del Salento in un circuito tanto bello quanto virtuoso".

"Al netto dell’elenco delle attività e delle progettualità avviate dalla Giunta Salvemini, è bene però essere consapevoli, sin d’ora, del nuovo tempo che ci attende. Nel lungo percorso verso l’uscita dalla crisi post-emergenza, infatti, l’amministrazione comunale sarà chiamata, come dice bene De Giorgi, “a far germogliare buone idee su un terreno sempre più arido di risorse”, ancor più arido di quello che, sin dal primo insediamento, aveva reso necessaria la predisposizione di un importante piano di riequilibrio economico-finanziario. L’Agenda del cambiamento dovrà essere – necessariamente – almeno parzialmente rivista, per essere allineata alle sfide, alle esigenze e ai bisogni imposti da questo nuovo tempo, senza rinunciare alla visione di fondo: sarà proprio quest’ultima, infatti, domani più di ieri, a guidarci verso le soluzioni migliori nell’interesse dei leccesi".

"In questo quadro, risulterà ancora più preziosa, a mio parere, la partecipazione attiva dei cittadini, dentro e fuori Palazzo Carafa. È e sarebbe un errore se ci sentissimo solo spettatori del lavoro della Amministrazione. In questo senso Civica. è certamente pronta a fare la sua parte, accanto al Sindaco, alla Giunta, con la sua assessora ed i suoi consiglieri comunali, Ernesto Mola e Sergio Della Giorgia ma deve anche essere in grado di farsi interprete, nei prossimi mesi, di un proposta di dialogo continuo e più proficuo tra le diverse forze della maggioranza".

"Dobbiamo rapidamente tornare a lavorare insieme per la città di tutti, abbandonando i personalismi e dando sostanza allo spirito di unità che ha animato la campagna elettorale arricchito della necessaria maturità di chi ha piena consapevolezza della straordinarietà delle sfide che abbiamo davanti nel post pandemia e con la gravissima crisi economica che ne è derivata. Una sfida ancora più complessa ma non per questo meno affascinante di quella che abbiamo cominciato a scrivere nel 2017 e rinnovato appena un anno fa, con il miglior Sindaco che Lecce potesse desiderare e che, nonostante le difficoltà del tempo che ci accingiamo a vivere, sono sicuro saprà accompagnare la città nel futuro, a testa alta".

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