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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

In corteo i giovani di Link e Udu. Per il diritto allo studio e contro la xenofobia

Manifestazione dei gruppi aderenti a Rete della Conoscenza nella giornata di mobilitazione internazionale promossa dall’Organising Bureau of European School Student Unions. Solidarietà alle vittime degli attentati di Parigi di venerdì scorso

LECCE – Dal piazzale della stazione a Palazzo dei Celestini, in corteo, gli studenti aderenti alla Rete della conoscenza – Unione degli Studenti e Link Coordinamento Universitario – hanno animato la mobilitazione promossa a livello internazionale dall’Obessu (Organising bureau of European School Student Unions) all’insegna dell’appello “we are in credit”.

A ridosso degli attentati di Parigi, l’appuntamento ha assunto anche un ulteriore significato: “Gli studenti a livello internazionale – ha affermato Riccardo Laterza, portavoce nazionale - vogliono immaginare un mondo senza confini, esprimendo solidarietà ai parigini e a tutte le vittime del terrorismo e contrasto alla xenofobia e all’odio razziale dilagante. E’ su queste basi che vogliamo costruire un futuro di pace e giustizia per il nostro continente e per tutto il mondo. #porteouverte è il segnale che vogliamo rilanciare anche nel nostro Paese, per il contrasto alle disuguaglianze sociali, per il diritto allo studio e la contaminazione tra culture differenti, il diritto all’accoglienza per tutte e tutti”.

Sul fronte interno i motivi di contestazione sono spiegati da Danilo Lampis, coordinatore nazionale di Udu: “Gli studenti medi torneranno nelle piazze contro un governo che per un anno ha promesso una nuova legge nazionale per il diritto allo studio ma che nella legge di stabilità non ha previsto nemmeno un euro sul tema, legittimando di fatto le drammatiche disuguaglianze che affliggono il nostro Paese”.

bandieraUdu-2Il movimento universitario rivendica il rilancio delle politiche di sostegno: “Il governo non prevede in questa legge di stabilità nuove risorse per le borse di studio universitarie, nonostante le carenze storiche del sistema e del nuovo processo di esclusione messo in atto dalle nuove modalità di calcolo dell’Isee – ha dichiarato Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link -. Vogliamo che si riparta dalla nostra proposta di università, per aprire una discussione propositiva condivisa con tutte le componenti della comunità accademica per cambiare radicalmente il sistema universitario, ponendo al centro il suo ruolo sociale e rendendolo realmente di tutti e per tutti”.

Il corteo di Lecce, composto da circa 300 giovani, ha percorso viale Oronzo Quarta, viale Gallipoli, viale degli Studenti, per poi risalire attraverso Porta Napoli e via Principe di Savoia verso la prefettura. Questo ha fatto sì che il traffico attorno a Piazza del Bastione, ingresso nord della città, su viale De Pietro e in via XXV Luglio non subisse particolari contraccolpi, come di solito avviene in occasione di scioperi e manifestazioni. In tutta la regione sono stati 13 i luoghi della protesta studentesca.

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