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Il Popolo degli ulivi torna in piazza: "Europa e governo non decidono per il Salento"

Breve corteo per le vie del centro storico. Tra slogan e striscioni ribadita la difesa a oltranza del patrimonio olivicolo del Salento

LECCE - Con un breve corteo da Porta Napoli a piazza Sant'Oronzo gli attivisti che si riconoscono nel "Popolo degli ulivi" hanno voluto ribadire la massima vigilanza sulla questione xylella e disseccamento rapido: significativo il titolo della manifestazione, "Il Salento sotto attacco".

Convinzione diffusa è infatti che i terreni agricoli siano stati per decenni sottoposti ad un abuso di pesticidi tali da impoverire le qualità del terreno e quindi le capacità delle piante di reagire alle batteriosi. 

Tra slogan e striscioni, circa 300 persone hanno sfilato per il centro storico, attirando anche l'attenzione dei tanti turisti intenti ad ammirare le bellezze della città: tra i presenti anche il senatore del M5S, Maurizio Buccarella, e il sindaco di Martano, Fabio Tarantino.

La difesa a oltranza delle piante infette e potenzialmente ospiti del batterio ritorna più attuale che mai dopo la decisione della Corte di Giustizia Europea che, interpellata da Tar del Lazio, ha riconosciuto adeguata la misura estrema della rimozione in ragione del principio di precauzione, contenuta nel pacchetto di provvedimenti stabilito nel 2015 e poi recepito dall'Italia.

Certo è che, dal punto di vista politico, nessuno pare intenzionato a cogliere al balzo il chiarimento arrivato dalla corte del Lussemburgo: il governatore pugliese, Michele Emiliano, martedì incontra il gruppo di ricercatori ed esperti che ha istituito mesi addietro per affrontare la vicenda e vorrebbe concordare una linea comune con il ministero dell'Agricoltura prima di andare a confrontarsi con alcuni esponenti della Commissione Europea. 

Teoricamente l'Italia rischia una procedura d'infrazione se le misure per contenere la diffusione del batterio dovessero essere giudicate insufficienti, ma bisogna anche considerare l'indennizzo complessivo di un risarcimento per gli alberi abbattuti cui potrebbero aver diritto i proprietari. 

Il "Popolo degli ulivi" riunisce in maniera trasversale le posizioni più intransigenti del fronte che si oppone all'abbattimento degli alberi: nei mesi trascorsi sono state molte le manifestazioni: in una di queste, di novembre, furono occupati per alcune ore i binari della stazione di San Pietro Vernotico, provocando ritardi ai treni e disagi ai passeggeri in transito. Per quella iniziativa, all'inizio di maggio, sono stati notificati 45 avvisi di conclusione delle indagini, con l'ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio e aver omesso di avvertire le autorità competenti della manifestazione".

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