Criminalità a Porto Cesareo: i commercianti vogliono incontrare il prefetto
Il sindaco Albano ha già partecipato a un incontro, ma ora gli stessi esercenti chiedono di esporre le proprie ragioni
PORTO CESAREO – Ieri l’incontro dal prefetto; oggi, presso il Comune, un nuovo appuntamento con il comitato spontaneo degli esercenti, per fare il punto della situazione. Al centro c’è la questione della microcriminalità. A Porto Cesareo, una recrudescenza del fenomeno dei furti sta mettendo i cittadini in fibrillazione. E sull’argomento, il sindaco Salvatore Albano ha incontrato il massimo rappresentate del governo sul territorio, Claudio Palomba, per poi riferire degli esiti, oggi, al comitato.
“Il prefetto di Lecce – spiega il sindaco - ha dimostrato attenzione alla situazione cesarina, soffermandosi su due punti di notevole importanza: mettere a punto e realizzare il sistema di videosorveglianza, già valutato ed approvato dal Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza e realizzare un possibile protocollo per il controllo del territorio potenziando, in accordo con i commercianti, la vigilanza privata”.
Lunedì prossimo sarà convocato il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza presso l’ufficio territoriale di governo. Un incontro che Albano conferma. Sarà l’occasione “per valutare la possibilità di potenziare i controlli su Porto Cesareo. E questo è necessario - aggiunge il primo cittadino – perché i pochi carabinieri presenti non sono sufficienti a coprire 20 chilometri di costa e non possono fare turnazioni adeguate nelle 24 ore e svolgere al meglio l’attività di prevenzione. Porto Cesareo è realtà appetibile per molti, necessita di maggiore attenzione a tutti i livelli”.
Un potenziamento del controllo è proprio quello che chiedono i commercianti al prefetto. Da aggiungersi, spiegano, a “un'attività investigativa che dia risultati utili e soprattutto della presenza sul posto sia di giorno e soprattutto di notte di forze di polizia che pattuglino il territorio. Non ci sentiamo sicuri – ribadiscono a gran voce i commercianti -, abbiamo paura per noi e per i nostri figli. La microcriminalità, fenomeno peraltro diffuso in più parti del territorio nazionale, sta interessando anche la nostra comunità destando preoccupazione, soprattutto per un paese come il nostro, a vocazione turistica che rischia anche un notevole e irreversibile danno all’immagine e all’economia”.
“Per tutto questo, in attesa delle decisioni che nell'immediato saranno prese dal Comitato per l'ordine e la sicurezza, torniamo a chiedere, e insisteremo – concludono , un incontro diretto con il prefetto Claudio Palomba”.