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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

“Cronaca di un disastro annunciato”: Aloisi contro la sanità regionale

L'ex consigliere di Viale Capruzzi interviene sui problemi registrati nell'Asl Lecce e ricorda gli avvertimenti dell'ottobre 2010, per razionalizzare al meglio l'esistente: "Nessuno ci ha ascoltati, con i risultati che oggi si vedono"

LECCE - Sulla sanità, torna a farsi sentire anche il gruppo di Azzurro Popolare, facente riferimento all’ex consigliere regionale, Aldo Aloisi, ricordando che venerdì 14 ottobre 2010 con una conferenza stampa aveva posto la inderogabile necessità di avviare urgentemente una razionalizzazione dell’esistente, perché – si disse allora – il sistema sanitario leccese era al collasso. “La dirigenza della Asl – riferiscono - non solo non prestò attenzione al grido d’allarme lanciato dal presidente del movimento Aldo Aloisi, insieme all’assessore Salvatore Perrone ed al consigliere Salvatore Polimeno, ma anzi ha continuato a mantenere in piedi delle situazioni che di fatto hanno smantellato l’ultimo pezzo di organizzazione sanitaria che autonomamente ed indipendentemente dalla dirigenza della Asl sopravviveva”.

“Cronaca di un disastro annunciato – commenta lo stesso Aloisi -, in questi giorni la stampa ha evidenziato come il sistema sia imploso: mancano i primari, ma per i concorsi espletati non si fanno le nomine. Quanto ai perdenti posto per le disattivazioni di alcune strutture verrebbe voglia di rivolgersi a ‘Chi l’ha visto?’. Mancano gli infermieri – che sono il punto nevralgico del livello di assistenza dell’ammalato – eppure, come evidenziato già ad ottobre, molti degli infermieri dei vecchi reparti disattivati continuano a restare senza mansioni e quelli che sono stati trasferiti con mobilità d’urgenza, abbondantemente scaduta, sono allocati in strutture territoriali o ambulatoriali, abbandonati a far nulla. Un peccato grave”.

“Inoltre – spiegano -, a fronte di ciò, la mobilità organizzata verso il miglioramento dei servizi e con regole concordate coi sindacati già a luglio non trova applicazione. I tecnici delle strutture diagnostiche e dei laboratori analisi non percepiscono da oltre un anno parte dello straordinario per la pronta disponibilità. Manca finanche la carta igienica nei bagni e le medicine non pertinenti devono essere acquistate addirittura dai pazienti. Delle pulizie straordinarie non si hanno notizie. Vale lo stesso per la sanificazione dell’aria e dell’acqua che dovevano essere svolte dal consorzio che vinse l’appalto per le pulizie nel 2005 e che in virtù di quel presupposto ebbe rinnovata la convenzione”.

“La politica - continua l’ex consigliere regionale Aloisi - spesso litiga per attribuire la responsabilità del misfatto alla parte avversa, mentre è quasi elementare sollecitare e valutare chi è chiamato e pagato per far funzionare la sanità in provincia di Lecce. Persino nello sport quando la squadra non funziona vi è l’esonero per l’allenatore. E, siccome riteniamo la salute molto più seria del gioco, chiediamo che chi ha finora dimostrato incapacità gestionale abbia un sussulto di dignità istituzionale e si dimetta. Per il bene dei cittadini, ovviamente”.

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