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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Crui, quattro deleghe per Zara. Ma in Puglia pochi investimenti nello studio

Attribuiti al neo rettore la valutazione, Tfa e Pas, e-learning. Copertura per le borse di studio in calo a Lecce ed in Puglia, intanto Link Udu e Freccia promuovono l'operazione trasparenza per il bando del Consiglio degli studenti

LECCE - Sono quattro le deleghe che il neo rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara, si è visto assegnare dalla giunta della Conferenza dei rettori italiani (Crui): didattica, valutazione, Tfa e Pas, e-learning. L’attribuzione è avvenuta nel corso della riunione di ieri pomeriggio a Roma tenuta dai membri dell’associazione nata con vari scopi, tra cui  quello di valorizzare il sistema delle autonomie universitarie; contribuire allo sviluppo di un sistema europeo per l’alta formazione nonché avanzare proposte in materia a governo, parlamento e altre istituzioni.

Zara che è stato eletto nella giunta il 21 novembre (a larghissimo suffragio universale) coordinerà, quindi, le altre università su questi quattro ambiti che gli sono stati assegnati, anche avvalendosi del supporto di gruppi di lavoro che si stanno costituendo all’interno della Crui.

«Sono molto lieto di questo risultato, che conferma e rinforza l’affermazione dell’Università del Salento nel contesto nazionale. Come sistema universitario – ha commentato Zara - ci aspetta un lavoro particolarmente impegnativo. Rappresenta per questo una grande opportunità il poter seguire da vicino, confrontandomi con tante realtà accademiche diversificate e complesse, temi così strategici e strettamente legati tra loro. La salvaguardia dell’istruzione superiore in Italia deve tornare a essere una priorità. Il mio impegno sarà massimo in questa prospettiva.

Intanto, per quanto attiene all’amministrazione dell’università salentina, nelle ultime settimane il gruppo consiliare Link-UdU Lecce e Freccia, si è fatto promotore di un’ operazione “trasparenza” per il bando del Consiglio degli Studenti, culminata con l’approvazione di alcune modifiche alla procedura per la presentazione e la selezione delle proposte di intervento per il miglioramento dei servizi didattici e di formazione.

Con la nuova procedura sarà quindi possibile presentare le proposte progettuali on-line (riducendo in questo modo anche il consumo di carta precedentemente usata per la stampa) attraverso l’istituzione di un vero e proprio sito internet del Consiglio. Tale sito favorirà una maggiore trasparenza e chiarezza della procedura di presentazione degli interventi per il miglioramento dei servizi didattici, poiché tutte le informazioni relative ai bandi e all’iter di presentazione saranno reperibili on-line in un'unica piattaforma. In altre parole sarà più semplice ed immediato per tutti gli studenti accedere alle informazioni utili. Inoltre, la nuova procedura garantirà una maggiore trasparenza anche della fase successiva alla presentazione e alla valutazione, con l’istituzione di una sezione apposita sugli interventi finanziati dal Consiglio.

 “Sono soddisfatto della nuova procedura approvata ieri - dichiara Enrico Pulieri, Presidente del Consiglio degli Studenti - inoltre, sono soddisfatto dell’approvazione all’unanimità della proposta di analisi sulla situazione dell’Università. L’università pubblica sta affrontando un periodo drammatico di crisi: i continui tagli, il blocco del turnover, l’ultimo decreto sui punti organico, l’aumento del numero dei garanti per l’attivazione dei corsi, stabilito dal decreto Ava 47/13, compongono uno scenario di smantellamento degli atenei in un territorio che parte già da una situazione di svantaggio”.

Segnali scoraggianti giungono, invece, dal fronte del diritto allo studio, se è vero che all’ultimo rapporto Istat sulla povertà seguono, coerentemente,  le rilevazioni sull'aumento delle domande di borsa di studio in Puglia, così come rilevato dall'agenzia regionale per il diritto allo studio.

Nel 2012/2013 gli idonei alla borsa di studio erano, infatti, 3mila 367 per la sede di Lecce, mentre quest’anno sono 3mila e 700, con un aumento del 9.89 per cento.Dalla graduatoria pubblicata nei giorni scorsi, con l’impiego delle risorse stanziate dalla Regione Puglia e i contributi studenteschi, risultano borsisti mille e 419 studenti su 3mila e 700 idonei a Lecce, con una copertura del 38,35 percento.

La copertura delle borse di studio potrebbe essere persino inferiore a quella dell’anno scorso, e ciò nonostante le pressioni del movimento studentesco per ottenere maggiori investimenti: il loro intervento ha spinto la Regione Puglia ad intensificare i finanziamenti, fino a triplicarli nel 2012, ma manca il contraltare del contributo governativo. Non a caso l’Adisu Puglia stima che, con il secondo scorrimento derivante dall’assegnazione del fondo integrativo del Miur, la copertura si attesterà intorno al 68 – 70 percento su tutto il territorio regionale. Una “condanna” per 4500 studenti a non ricevere la borsa di studio, in barba al diritto sancito dalla Costituzione.

“Riteniamo che sia urgente investire nelle persone, negli studenti, nei saperi – commentano amareggiati gli studenti di Link- Udu Lecce - . É necessario che il diritto allo studio rimanga una priorità politica del nostro paese, mentre oggi l'Italia si conferma fanalino di coda negli investimenti sull'istruzione in tutta l'area Ocse”. 

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