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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Da Napoli rifiuti a tonnellate.Salento escluso, per ora

Parte in settimana l'operazione solidarietà con la Campania: 50mila tonnellate arrivano in tre siti del tarantino, con 1 milione di euro premio e ristori ambientali. Ma tiene banco il caso vitalizi

BARI - Parte l'operazione solidarietà nei confronti della Campania: la Puglia è pronta a raccogliere in tre discariche regionali un carico da 50mila tonnellate di rifiuti provenienti da Napoli.

Da questa settimana, dunque, prenderà il via la spola tra la Campania e la Puglia, per trasportare i rifiuti per un periodo di tre mesi continuativi.

I siti individuati nella regione sono le discariche private di Grottaglie, Statte e Monteparano, località collocate nella provincia di Taranto, con il Salento che resta, dunque, fuori da un coinvolgimento immediato nell'operazione.

Tuttavia i grattacapi per il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, che pure si era fatto portavoce dell'esigenza di solidarietà, sembrano appena cominciati: già domani, il governatore sarà a colloquio con i sindaci dei comuni direttamente coinvolti, che sembrano non gradire la situazione e chiedono maggiori garanzie sotto il profilo della sicurezza e della tutela ambientale. A presidiare i rifiuti, garantendo il trasporto, ci sarà l'esercito, mentre l'Arpa Puglia avrà il compito di fare campionamenti e analisi sulla natura dei rifiuti sia in partenza che in arrivo.

L'operazione "Solidarietà alla Campania" non è a costo zero. Per esempio, la regione confinante pagherà per i rifiuti inviati fuori dal proprio territorio, una quota doppia di ecotassa rispetto a quella normale. Alla Puglia, dunque, spetta un milione di euro. Così come, per i disagi immediati arrecati ai comuni pugliesi, la Campania riconoscerà ai centri che ospitano le discariche 500mila euro. Senza, infine, calcolare i costi del conferimento a tonnellata.

Ma i rifiuti di Napoli non rappresentano l'unico argomento di dibattito politico in Puglia: sotto l'occhio del ciclone anche la variazione di bilancio operata dalla giunta Vendola, per recuperare 2,3 milioni di euro destinati a pagare i vitalizi degli ex consiglieri regionali. La casta, dunque, si rigenera e si mantiene, con l'azzeramento della disponibilità di competenza del capitolo per i libri di testo agli studenti, dei cittadini e delle imprese. Un "caso" non ancora ben chiarito che, comunque sia, si profila come l'ennesimo pessimo esempio fornito dalla classe dirigente, in un momento di difficoltà per i cittadini, per vedere il sacrificio di denaro destinato a un diritto fondamentale come l'istruzione per saldare i costi della politica.

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