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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dal 1997 a oggi, la Scuola per infermieri mai finita: presto nuovi lavori?

Una vicenda annosa, fra contenziosi, ditte fallite e problemi progettuali. Rescisso l'ultimo contratto, si tornerà forse all'opera

LECCE - Nei prossimi giorni l’Asl dovrebbe interpellare le imprese che già nel 1997 parteciparono al bando di gara per la costruzione della “Scuola Infermieri professionali e tecnici di laboratorio” perché si possa continuare in quei lavori rimasti interrotti e che hanno prodotto, finora, solo uno scheletro. E le condizioni dovrebbero essere quelle formulate poco più di diciotto anni addietro.

La dritta arriva dall’associazione di volontariato Salute Salento. I lavori sono bloccati da quattro anni, ma forse potrebbero riprendere più o meno a breve per terminare quello che doveva essere un fiore all’occhiello e che invece, fino a questo momento, appare solo un disonorevole rudere accanto agli uffici direzionali dell’ospedale “Vito Fazzi”.

Il 15 marzo scorso la direttrice Silvana Melli ha firmato la risoluzione del contratto. Il bando fu assegnato in prima battuta alla ditta “Filippo Di Ciolla” di Rutigliano con un ribasso del 20 per cento. Ma la ditta, in seguito, è fallita e i lavori si sono fermati.

In realtà, la storia è nata male da subito. Dopo lo scavo per le fondamenta, infatti, sorse un contenzioso per la profondità dei plinti, realizzati a una quota più bassa. Una variante non riconosciuta, e per questo motivo tutto si bloccò.

Ripresentato l’appalto, il nuovo progetto (approvato nel 2002) prevedeva la demolizione dei vecchi plinti. Ma nel frattempo sono trascorsi dieci anni prima che si riaprisse il bando. Nel marzo del 2012 è stato stipulato il contratto con l’impresa “Cosimo De Paolis & Fernando Frisenda” di Copertino, al prezzo di 533mila 621,64 euro, con un ribasso di circa il 51 per cento.

Trascorso un anno e due mesi, l’Asl ha liquidato un primo acconto di 300mila euro. Ma poco dopo l’avvio dei lavori subivano, ecco un nuovo rallentamento, fino allo stop definitivo, a causa di problemi insorti fra l’impresa e la direzione  dei lavori circa la mancata esecuzione di ordini di servizio e divergenze su presunte carenze progettuali.  

Dopo numerosi inviti ad accelerare i lavori e diversi sopralluoghi, l’Asl ha affidato a un legale esterno la consulenza per la rescissione del contratto. E la Scuola attende ancora di aprire i battenti. O meglio, che qualcuno li monti insieme a tutto il resto.

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