rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

D’Alema sul gasdotto: “Nessun impatto, ma centrale meglio in area industriale”

L'esponente del Pd ha invitato a sdrammatizzare il dibattito sul progetto di gasdotto che dovrebbe approdare a San Foca: "Evitare le balle che spaventano i cittadini per fare audience". Vendola: "Reazione dei cittadini del tutto comprensibile"

LECCE – Per Massimo D’Alema - a Lecce per le vicende congressuali del Pd -, è in atto una eccessiva drammatizzazione del dibattito sul gasdotto Tap con approdo a San Foca: “Non dovrebbe avere alcun impatto sulla costa. L’unico problema sarà la stazione di pompaggio che forse è più ragionevole fare in una zona industriale piuttosto che in un’area turistica. Non è che arriva questo tubo sulla spiaggia come si è fatto credere, bisognerebbe dire la verità ai cittadini, non raccontare balle come spesso avviene cercando di spaventarli pensando così di fare audience. Questo tubo non lo vedrà nessuno". 

Ma di Tap si è discusso anche a Bari durante la conferenza stampa del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e dell’assessore alla Trasparenza, Guglielmo Minervini, sulla dichiarazione di intenti dei processi partecipativi. La giunta, il 22 ottobre, ha approvato una delibera che detta le linee guida per il coinvolgimento di cittadini e associazioni nei processi che riguardano la costruzioni di opere pubbliche e grandi infrastrutture.

“Quando si costruisce una grande opera – ha spiegato Vendola – forse i cittadini non devono essere semplicemente spettatori passivi di quello che accade nel loro territorio e che ha un riverbero sulla loro vita. I cittadini sono competenti, devono poter parlare, influenzare e migliorare le scelte che il decisore politico assume. In questo caso il gasdotto che raggiunge Melendugno rischia di interferire nella vita e nella bellezza di uno dei tratti più belli della costa salentina, quindi, la reazione anche vivace dei cittadini del Salento è del tutto comprensibile”.

Per quanto riguarda la Tap, ha dichiarato Minervini “si tratta di un processo che inseriamo nell’ambito del procedimento amministrativo per la parte di competenza della Regione, che non è decisionale, in quanto le scelte in materia di approvvigionamento energetico sono in capo al governo nazionale. La Regione Puglia ha solo la competenza della formulazione della Valutazione d’impatto ambientale. A supporto di questo adempimento che spetta alla Regione, noi avviamo questo processo partecipato per offrire al comitato elementi di conoscenza più consapevoli, più approfonditi e più qualificati che possano orientare meglio le scelte”.

russo_tap-3Il processo partecipativo si svilupperà nel corso dei prossimi due mesi e che coinvolgerà, attraverso l’utilizzo di metodologie innovative, comuni, associazioni, organismi e singoli cittadini nonché l’azienda incaricata di costruire il gasdotto.

Positivo il commento alla conferenza da parte dell’amministratore delegato di Tap, Giampaolo Russo (accanto, nella foto) proprio in virtù “della piena e condivisa consapevolezza di come le opere pubbliche rappresentino un elemento importante nella visione di sviluppo di ogni territorio, TAP ha avviato da tempo un articolato programma di incontri con tutti gli attori che, a vario titolo, detengono un interesse particolare in relazione alla costruzione del gasdotto”.

Di gasdotto si parlerà anche domani pomeriggio, presso la Provincia di Lecce, dove è atteso il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, incontrerà il presidente della commissione Ambiente di Palazzo dei Celestini, il senatore Francesco Bruni, insieme al vice prefetto vicario Matilde Pirrera. Parteciperanno all’incontro Marco Potì, sindaco di Melendugno e Luca De Carlo, primo cittadino di Vernole. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

D’Alema sul gasdotto: “Nessun impatto, ma centrale meglio in area industriale”

LeccePrima è in caricamento