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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Supersano

Dalla Regione un “no” deciso al mega eolico nel Parco dei Paduli

Nel corso del convegno, tenutosi a Supersano, nei giorni scorsi, l'assessore Stefàno ha annunciato la contrarietà dell'ente al progetto. Anche la Provincia dice no, mentre l'Università lancia l'impegno alla riforestazione dell'area

SUPERSANO - Un “regalo di Natale” dalla Regione Puglia per il “Parco naturale dei Paduli”, con lo stop al mega eolico nell’area di Supersano. Non solo, ma dallo stesso ente, dalla Provincia di Lecce, dall’Università del Salento, dai comuni coinvolti, arriva l’impegno per ripiantare l’antica foresta del Belvedere, con una riforestazione “dolce”, “razionale” e “partecipata”. L’annuncio arriva dal Coordinamento civico apartitico per la tutela del territorio e  della salute del cittadino e dal Forum ambiente e salute del Grande Salento, a margine del convegno tematico, dedicato al futuro del parco naturale, tenutosi il 21 dicembre scorso.

Nell’occasione, l’assessore alle risorse agro-alimentari, Dario Stefàno, intervenuto in rappresentanza della Regione Puglia, ha espresso con forza la contrarietà all’impianto eolico, sottolineando come “il territorio pugliese sia profondamente vulnerabile ai mega progetti devastanti di eolico e fotovoltaico industriale, anche a causa di politiche energetiche nazionali poco attente alle tipicità territoriali, che dovrebbero portare il nuovo governo ad un serio cambio di politica e legislazione volta a tutelare un territorio così caratterizzato e dalle delicate tipicità paesaggistiche storico-naturali e rurali incompatibili con i grandi impianti”.

Nel corso della serata è stato letto un messaggio scritto dell’assessore regionale all’assetto del territorio, Angela Barbanente, nel quale si ricordava che l'intera area dei Paduli fosse stata chiarata, proprio per le sue valenza naturalistiche e storico-rurali, “Parco”, anche nel nuovo piano paesaggistico territoriale della Regione Puglia, dichiarando che, il 16 dicembre, l’ufficio attuazione pianificazione paesaggistica, nell’ambito del procedimento di autorizzazione, ha espresso parere sfavorevole al progetto eolico di SupersanoRelazione Stefàno-2.

Anche l'assessore provinciale all'agricoltura e al turismo, Francesco Pacella, ha manifestato la più assoluta incompatibilità ed inconsistenza di un progetto di eolico nell'area naturale del Parco dei Paduli, già riconosciuta per la sua grande importanza naturalistica e paesaggistica nel Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Lecce, varato nel 2008.

Nella stessa sede, poco prima del convegno, presso il Castello cittadino, sede del municipio, insieme ai massimi rappresentanti della Provincia di Lecce, tra cui Antonio Gabellone, e dell’ Università del Salento, si è inaugurato proprio il museo del Bosco Belvedere. Nell’inaugurazione, Paul Arthur, archeologo dell'Università del Salento e massimo curatore scientifico del museo, ha chiesto alle autorità presenti il massimo appoggio per iniziare a ripiantare la foresta con le essenze di un tempo, molte ancora vegetanti, relitte e sparse nella vallata dei Paduli e sulle serre, altre da reintrodurre dalle stazioni naturali più prossime spazialmente in cui ancora vi vegetano. Richiesta che è stata accolta con entusiasmo da tutti i presenti, con la Provincia di Lecce ed il Comune che hanno dato la massima disponibilità a supportare l’Università in questo percorso.

Così nell’altro ed immediatamente successivo convegno, l’assessore Stefàno ha assunto l'impegno, su richiesta esplicita dei cittadini, di sviluppare politiche volte ad una riforestazione dell'area del Parco Paduli, da integrare ad un’agricoltura di qualità, biologica e di eccellenza, fondata sul recupero della tradizione. A Stefàno si è chiesto il massimo impegno per fermare tutti i progetti di mega eolico che minacciano l’intera valle dei Paduli, ed in particolar modo quelli di Ruffano-Taurisano-Parabita, e quello sulla Serra di Poggiardo-Giuggianello-Minervino di Lecce e Palmariggi-Cannole, dove è la famosa mitologica “Collina dei Fanciulli e delle Ninfe”.

“Ora – spiegano gli ambientalisti - il grande fertilizzante naturale per tutto questo è l’impegno, l’azione di pungolo crescente nei confronti di tutte le istituzioni ed enti e l’amore per il territorio e la sua più vera ed antica anima da parte di tutti i veri salentini, quelli cioè che, al di là di ogni aspetto, amano il Salento pur magari non essendovi neppure nati. Questo il fertilizzante che ridonerà al Salento concretamente la nobile dimora del suo spirito, la sua incantata ubertosa foresta”.Pubblico-2-2

 

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