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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Il vice ministro al vertice europeo su ambiente ed energia: “L’approdo di Tap è San Foca”

A Milano incontro informale dei ministri dei paesi dell'Unione Europea. Preoccupa l'eventualità dell'interruzione delle forniture del gas russo. Sul progetto targato Tap, De Vincenti non ha dubbi. Per lui è quella l'unica strada percorribile

LECCE – A furia di ripeterlo sembra essere diventato uno dei maggiori “sponsor” politici del gasdotto Tap. E’ Claudio De Vincenti, vice ministro allo Sviluppo economico, che oggi a Milano – nel corso di un vertice informale con i responsabili europei dei dicasteri dell’Ambiente e dell’Energia ha ribadito che l’approdo dell’opera sarà a San Foca, perché individuato come sito con il minor impatto. Nel consesso europeo si è discusso anche della dipendenza del Vecchio Continente dai rifornimenti russi e delle scorte disponibili in caso di interruzione delle forniture.

Il progetto sul contestato gasdotto circa un mese addietro ha ottenuto il via libera del ministero dell’Ambiente e ora attende la ratifica definitiva in sede di autorizzazione unica proprio presso il Mise. In quella sede la Regione Puglia si è impegnata a portare una o più ipotesi alternative alla marina di Melendugno sulla quale, comunque, porrà il proprio diniego in sintonia con le amministrazioni del territorio. Il governo Vendola, del resto, ha assunto questo impegno in occasione della Fiera del Levante, durante la quale il premier Matteo Renzi, davanti alla protesta dei sindaci salentini presenti in sala, face capire di essere pronto a valutare altre soluzioni di approdo.

Ma De Vincenti, invece, non perde occasione di insistere su San Foca come unica strada percorribile. Esponente del Partito democratico e della minoranza bersaniana che ha sostenuto Gianni Cuperlo nella sfida a Renzi per la segreteria, il vice ministro risulta nel comitato di redazione della rivista della fondazione ‘Italiani europei’ presieduta da Massimo D’Alema.

Tap annuncia la ripresa dei sondaggi a terra

Intanto il consorzio Tap ha comunicato di aver avviato le operazioni preliminari per l’effettuazione dei sondaggi a terra lungo il tracciato e nell’area dove dovrebbe sorgere il terminale di ricezione, in agro di Melendugno. Si tratta della seconda parte della campagna di prospezioni – sospesa durante la stagione estiva per l’ordinanza del sindaco finalizzata a non interferire con le attività turistico ricettive – già avviata in primavera con la ricerca di eventuali ordigni bellici nel sottosuolo. Con una sonda perforatrice, saranno prelevati dei campioni geologici. In tutto sono previsti 40 carotaggi in aree pubbliche e private. Nella maggior parte dei casi sarebbe stato raggiunto l’accordo con i proprietari dei fondi interessati dalle operazioni. Negli altri casi – sostiene Tap - sarà comunque possibile effettuare i carotaggi grazie al decreto del 30 maggio scorso che autorizza i tecnici incaricati all’accesso sui punti di prelievo.

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