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Politica Leuca / Via dell'Abate Antonio

Declino inarrestabile di Parco Tafuro, fra vandali e in un rione senza servizi

Il grido di dolore di Manuel Buccarella di Sinistra anticapitalista, neonata organizzazione politica. L'altra notte incendiate due palme. Solo l'ennesimo raid. Anche perché non vi sono telecamere e l'area rimane aperta a tutti anche di notte. E così, non c'è più spazio per i bambini

LECCE – Un parco abbandonato in un quartiere bistrattato. Del “Parco Tafuro” si è scritto spesso, e quasi mai in tono lusinghiero. Uno dei tanti progetti nati per essere un fiore all’occhiello e che invece, nel tempo, sono diventati un pugno nell’occhio. A lanciare l’ennesimo grido di dolore da quest’angolo di città, periferia ma non troppo, ci prova questa volta Manuel Buccarella di Sinistra anticapitalista, neonata organizzazione politica che ha la sua sede proprio in zona. Partendo da un caso di cronaca che potrebbe apparire minore, ma che pure è indice dello stato d’abbandono in cui versa almeno parte del quartiere Leuca.

“L’altra notte – dice - è stato appiccato il fuoco a due alti alberi da palma, probabilmente da giovani vandali”. E in effetti, basta fare un rapido salto nel parco per accorgersi che è tutto tristemente vero. Un gesto di una tale stupidità che gli autori forse non hanno nemmeno avuto consapevolezza delle gravi conseguenze che avrebbe potuto sprigionare quel fuoco se avesse raggiunto le chiome.

Intorno vi è altra vegetazione e di fronte molte abitazioni. A luglio, su viale Giovanni Paolo II presero fuoco proprio le cime di palme, a causa del vento. Il rogo era partito da un podere vicino. Questa volta sono rimasti feriti i tronchi, nella parte bassa. Anneriti e con puzza di bruciato ancora presente e che si sprigiona dal pavimento. Non quello che ci si aspetterebbe in un punto dove vi sono collocate giostre, alcune per la verità ormai devastate.                   

DSCN4473-2“Non è però la prima volta che la struttura è oggetto di attacchi”, ricorda Buccarella. “Il parco è vittima di sistematici atti di devastazione. Screditano l’immagine, più che degli ignoti autori, delle istituzioni, in particolare dell’amministrazione comunale”. L’accusa è verso il sindaco Paolo Perrone e la sua giunta. “Si sono mostrati sempre sordi alle richieste formulate negli anni dai cittadini affinché si intervenisse adeguatamente, per mettere in sicurezza  i giochi dei bambini e per dotare il parco della necessaria recinzione”.

Si potrebbe anche “disciplinarne l’accesso, prevedendo la chiusura nelle ore notturne”. E invece è sempre aperto. E così di notte, qui dove passa il treno, ne succedono di cotte e di crude. “Lettera morta è rimasta pure la richiesta, formulata anche da consiglieri di maggioranza – ricorda -, di dotare la struttura di un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso”.

Eppure, questa è l’unica struttura destinata ai bambini del rione e anche un piccolo polmone verde, in un’area della città dove “non c’è più l’ufficio anagrafe decentrato, né il centro sociale per anziani, soppresso per dichiarate ristrettezze economiche del Comune”. “Le altre strutture presenti sul territorio – ricorda -, soprattutto quelle per bambini e adolescenti, sono a pagamento, compreso lo spazio dell’oratorio ‘Don Pasquale’, gestito da un’associazione sportiva privata”. Come sembrano lontani i ricordi dell'inaugurazione dei Ponticelli.

E intanto crolla un albero su un'auto...

Come sono curiose le coincidenze, a volte. Può darsi che qualcuno non ci crederà, ma è assolutamente vero. Giusto qualche minute dopo che quest'articolo è andato in pagina (ha preso come spunto di base un comunicato stampa arrivato in mattinata), aa poche decine di metri di distanza da Parco Tafuro, e per la precisione da via dell'Abate, è crollato un albero. La segnalazione di cittadini, con foto, è giunta in tempo reale: il grosso è caduto nel pieno della strada, abbattendosi su un'utilitaria. Un miracolo che non vi siano stati feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.

Come accaduto già altre volte in varie zone della città in altri periodi, è probabile che l'albero fosse già pericolante e che i colpi di grazia siano stati inferti dalle abbondanti piogge degli ultimi giorni e dalle seguentti forti raffiche di vento (oggi, una tramontana niente male). Un altro segnale dello stato in cui versa una fetta di quartiere e che è un dato oggettivo e visibile da tutti, al di là del colore politico di alcune lamentele.  

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