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Parchi in città: tra abbandono e tagli di nastro, alla ricerca di una gestione sostenibile

L'area di Belloluogo, a tre anni dall'inaugurazione, è appena praticabile: il Comune punta all'affidamento ai privati per nove anni per liberarsi degli oneri di manutenzione. Lunedì 29 giugno consegnata alla città la Trax Road, in zona 167. Attesa per il parco delle cave di Marco Vito

LECCE – La gestione del parco di Belloluogo,  potrebbe valere 300mila euro nel 2024. E’ quanto ipotizzato nel piano economico finanziario predisposto dal Comune di Lecce che intende affidare in concessione per nove anni l’area verde che si trova nella zona nord della città e che da mesi versa in condizioni di progressivo abbandono.

L’amministrazione si augura che al prossimo bando di evidenza pubblica partecipino più soggetti interessati, attratti dalla prospettiva di gestione di attività commerciali quali bar e ristorante in un’area, pubblica, per la cui realizzazione sono stati impiegati 6 milioni e mezzo di euro. Per invogliare i privati all’investimento è stato quindi preparato dal settore Lavori Pubblici un documento che illustra la potenzialità di reddito insita nel parco sulla base di una stima di 72mila presenze annue, calcolata “effettuando uno studio sulla composizione della fasce anagrafiche dei cittadini leccesi e di quelli dei comuni vicini che solitamente fruiscono dei servizi della città capoluogo e tenendo conto del gran numero di studenti fuori sede e di turisti che soggiornano nella città di Lecce”.

Sono stati redatti anche un capitolato di oneri e un piano di manutenzione del verde che comporterebbe una spesa che va dai 138mila a 200mila euro. Insomma, prendersi cura di un parco così grande costa e solo una gestione imprenditoriale, questo il ragionamento dell’amministrazione comunale, può garantire alla collettività la fruizione di un bene pubblico tenuto come si deve.

L’approvazione dei tre documenti è stata iscritta all’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri per l’approvazione, ma la relativa delibera è stata ritirata per decisione del sindaco, Paolo Perrone, dopo un’eccezione mossa dal consigliere  di Lecce Bene Comune, Carlo Salvemini. L’esponente della minoranza ha segnalato come solo un’ora prima il documento fosse stato licenziato dalla competente commissione consiliare, ricordando come siano necessarie 72 ore prima del passaggio in consiglio, fatte salve ragioni di urgenza che in questo caso non riteneva ci fossero. La giunta ha quindi deciso di desistere, invece di forzare la mano, rinviando l’approvazione del piano alla prossima seduta.

Ma è chiaro che esistono delle perplessità sulla strada scelta dall’amministrazione comunale rispetto ad un parco che è costato milioni di euro. “Tagliano i nastri e poi se ne dimenticano”, ha commentato Salvemini proprio a pochi giorni dalla consegna alla città di un’altra area verde attesa da tempo, la Trax Road nella zona 167 (cerimonia lunedì 29 giugno, alle 19). In particolare, ciò che ha colpito il consigliere di Lbc del piano economico e finanziario è la volontà di liberarsi praticamente di qualsiasi onere manutentivo.

La questione della gestione dei parchi è strettamente attuale: da una parte sono state messe in risalto, su questo sito, le condizioni di generale degrado in molte aree verdi della città, dall’altra già ci si interroga su come evitare che i problemi che oggi sono sotto gli occhi di tutti non si ripetano nell’immediato futuro: oltra alla Trax Road c’è anche il parco delle cave di Marco Vito, nei pressi della stazione ferroviaria, atteso come il vero fiore all’occhiello della città. 

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