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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Porto Cesareo

Depuratore di Porto Cesareo: arriva l’ok per l’autorizzazione provvisoria

Parere positivo della V Commissione Ambiente, ora serve una delibera di giunta. Rimane però da sciogliere il nodo relativo allo scarico in mare sui cui verte un contenzioso con il ministero

PORTO CESAREO – Un passo in avanti per Porto Cesareo che da troppi anni necessita di un efficiente sistema di depurazione. Ebbene, nella giornata di ieri, 8 febbraio, la V Commissione Ambiente della Regione Puglia ha dato l'ok per un'autorizzazione, provvisoria, allo scarico che consenta il funzionamento del primo lotto del depuratore, peraltro già ultimato e collaudato.

I partecipanti, con i distinguo di Nardò, si sono trovati d'accordo sulla necessità di mettere in esercizio il depuratore.

L'audizione è stata convocata dal presidente, Francesco Paolo Campo per fare il punto sui lavori. Sentiti dirigenti dell'Assessorato regionale all'ecologia e tecnici di Aqp, il sindaco Silvia Tarantino e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, si è verificato che i lavori sono sostanzialmente completati e si potrebbe avviare la serie degli allacci.

Rimane però da sciogliere il nodo amministrativo relativo allo scarico in mare, sui cui verte un contenzioso con il ministero al ramo. Secondo il dipartimento regionale all'Ambiente, ci sarebbero le condizioni per autorizzare un recapito provvisorio.

Preliminare rimane il passaggio della questione in giunta: occorre infatti un'apposita delibera.

Le dichiarazioni del sindaco e degli assessori regionali

Il sindaco Silvia Tarantino e l'assessore Eugenio Sambati, entrambi presenti in audizione, hanno definito questa battaglia per ottenere la rete fognaria una partita ormai vinta perché “la buona politica non può non comprendere le ragioni di un territorio che vuole uscire dall’illegalità e dall'abusivismo”.

“Sembra la fine di un incubo – ha aggiunto Sambati -. Chiediamo pertanto al governatore pugliese Michele Emiliano di accogliere il grido di dolore dell'intera comunità”.

Il consigliere del M5S Cristian Casili si è augurato invece che l'intera vicenda non si trasformi in una lotta di campanile: “Non devono esserci polemiche politiche perché tutti devono tenere a mente che uno dei fattori più dannosi per il nostro territorio è l’inquinamento dei sali dovuto all’intrusione marina: questo provoca effetti catastrofici sulla qualità delle acque di falda e sul depauperamento della risorsa suolo. Pertanto ritengo che tra Nardò e Porto Cesareo non debba esserci nessuno scontro, ma si debba lavorare per l’obiettivo comune di partire con un efficiente sistema di depurazione”.

“A tal fine – ha proseguito Casili - è necessario effettuare tutti gli adeguamenti tecnologici degli impianti per il massimo livello di depurazione ed affinamento delle acque, il relativo riuso in agricoltura e il ricorso a tecniche impiantistiche che favoriscano la ricarica artificiale della falda. Tutto ciò fa parte dell’accordo raggiunto  nel 2016 tra le amministrazioni di Nardò e Porto Cesareo e la Regione Puglia, oltre  al collettamento dei depuratori delle due comunità,  incluso lo scarico a mare emergenziale”.

Il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione, Fabiano Amati ha esortato a non perdere altro tempo prezioso: “Se siamo una Regione ambientalista, nei fatti, dobbiamo rilasciare l’autorizzazione provvisoria allo scarico e allacciare le abitazioni alla fogna. Non si può lasciare a quella bellissima città l’etichetta di paese inquinato per beghe politiche”.

E ancora: “Capisco i dubbi e le iniziative per ottenere una deroga alla legge e individuare un recapito alternativo, ma non si può continuare a inquinare. Il ministero dell’Ambiente ha già detto no in passato a una richiesta di deroga alla deroga. C’è chi pensa che una seconda istanza potrà avere maggior successo; bene, sono lieto del pronostico. Ma cosa c’entra tutto questo con l’avvio all’esercizio, magari nelle forme provvisorie, dello schema fognario di Porto Cesareo? Per questo la mia richiesta si farà d’ora in poi petulante e me ne scuso in anticipo”.

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