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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Primarie: blitz di Emiliano e Stefano perde un pezzo di Sel. Anche Minervini in campo

In un documento con 40 firme, tra cui quella del parlamentare mesagnese Toni Matarrelli, il sostegno all'ex sindaco di Bari e segretario regionale del Pd. Intanto anche Minervini annuncia ufficialmente la sua presenza ai nastri di partenza del 30 novembre

LECCE – Guglielmo Minervini annuncia ufficialmente la sua candidatura alle primarie del centrosinistra mentre Michele Emiliano sfonda il perimetro di Sel entrando dal versante più fragile del partito di Nichi Vendola, quello del Brindisino. E il salentino Dario Stefano, che pur gode del sostegno del governatore, incassa senza commentare uno smacco che, sebbene sia tutto da valutare in termini di consistenze numeriche, dal punto di vista politico è un fatto di non poco conto.

Primo perché racconta di smottamenti in un movimento politico che evidentemente palesa un deficit di discussione interna rispetto al processo di selezione delle candidature, secondo perché la dichiarazione del parlamentare mesagnese stende un ponte verso la sponda del Pd con il quale Sel è in questi giorni impegnata in uno scontro che non appare solo tattico, ma anche di sostanza.

La presa di posizione di Matarrelli è condivisa con altri 40 esponenti locali di Sel ed è maturata – viene spiegato in un comunicato - nel solco della valorizzazione dell’esperienza politica e amministrativa pugliese negli ultimi dieci: “E’ innegabile come gran parte del merito della realizzazione di una Puglia migliore sia ascrivibile a Nichi Vendola – persona limpida ed amministratore autorevole, intelligente, lungimirante - ed alla sua capacità di coagulare attorno alla propria leadership le energie più incisive ed illuminate che il centrosinistra poteva offrire”.

Tra queste risorse interne allo schieramento, il deputato di Sel risalta la figura di Michele Emiliano, “autentico comprimario – onesto, generoso e competente - della felice stagione unanimemente conosciuta come primavera pugliese. Nei lunghi anni alla guida del capoluogo barese, pur con le difficoltà finanziarie dei Comuni italiani, ha saputo realizzare significativi standard di buon governo, nel contempo riuscendo a stabilire una adeguata sintonia con la sua gente che lo ha sempre, in misura maggioritaria, sostenuto ed apprezzato. Appare evidente, quindi, che con un candidato del suo rango il centrosinistra avrà maggiori possibilità di vincere la competizione elettorale con il centrodestra”.

Insomma, senza mai nominare Dario Stefàno né abbozzare un principio di dibattito interno, Matarrelli ha scelto la sua strada portandosi dietro un pezzo del partito dell’area brindisina. Il segretario regionale di Sel, Gano Cataldo, non usa mezzi termini: “Trovo incredibile che questa uscita arrivi alla vigilia dell’assemblea provinciale nella quale dibatteremo alla presenza di Stefàno di metodi, contenuti e progetti. Come si può sostenere il segretario di un partito, il Pd, che ha appena detto di poter fare a meno di Sel?”. La decisione del parlamentare rappresenta, secondo il responsabile regionale, “un porgere l’altra guancia piuttosto generoso proprio nel momento il cui i rapporti con i democratici sono in una fase delicata”.

Questa sera alle 18.30, intanto, presso la sede di via De Simone a Lecce, si svolgerà l’assemblea provinciale alla presenza di Stefàno, Cataldo e dei dirigenti e militanti del partito di Vendola nel Salento. Ed è chiaro che non si potrà aggirare l’ostacolo posto dalla sortita di Materrelli: per alcuni è solo l’anticipazione di un passaggio ufficiale del deputato nel Pd, ma resta sul tavolo il nodo di una candidatura, quella di Stefàno, che non è ancora stata metabolizzata con convinzione.

Il senatore di Sel, con una nota del primo pomeriggio, glissando sulla vicenda Matarelli, ha scelto un approccio decisamente politically correct: “A novembre – ha dichiarato Stefàno -  i pugliesi potranno scegliere l’erede di un’idea di governo del territorio che il centrosinistra ha generato dieci anni fa e che abbiamo nutrito insieme nel tempo, ricombinando giorno per giorno la nostra iniziativa politica e amministrativa, sulla base di un’osmosi continua con i territori. A Gugliemo, Michele e a quanti sentiranno, da qui al 22 settembre, la responsabilità di un impegno diretto – conclude Stefàno -  i miei auguri di buon cammino. Siamo chiamati a impreziosire un patrimonio meraviglioso tutto nostro. E lo vogliamo fare insieme ai pugliesi”.

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