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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Diciannovemila firme raccolte per ridurre i privilegi della politica regionale

Gli attivisti pugliesi del Movimento 5 stelle, con le adesioni chiedono l'abrogazione dei vitalizi, la liquidazione di fine mandato, il dimezzamento dell'indennità agli inquilini di Viale Capruzzi. Nel leccese, 4mila firme

LECCE – Diciannovemila firme di cittadini contro i privilegi della politica regionale: lo scorso 12 luglio, alcune delegazioni di attivisti del Movimento 5 Stelle, provenienti da tutta la Puglia, le hanno depositato al consiglio regionale chiedendo l’abrogazione dei vitalizi e della liquidazione di fine mandato, oltre al dimezzamento delle indennità e alla cancellazione di altri benefit dei rappresentanti istituzionali di Viale Capruzzi.

Le firme, raccolte per un'iniziativa di legge popolare denominata “Zero Privilegi Puglia”, ha visto impegnati decine di attivisti in banchetti e gazebo sulle piazze e strade pugliesi da gennaio sino a fine giugno scorso.

Nella sola provincia di Lecce, i militanti del movimento nel capoluogo, a Nardò, a Galatone e Porto Cesareo hanno raccolto oltre 4mila sottoscrizioni di cittadini che vogliono dire basta ai “Turisti per sempre” della politica regionale, con vitalizi ad ex consiglieri che vanno dai 3.500 agli oltre 10mila euro mensili e con retribuzioni di quelli in carica, che veleggiano dai 12mila euro al mese in su.

Dal movimento chiariscono: “Non è un’iniziativa demagogica e populista”. Con l'approvazione della proposta di legge, infatti, si intende conseguire un duplice obiettivo: uno stipendio attorno ai 4.500 euro mensili per ciascun consigliere (somma ritenuta più che adeguata alla responsabilità e prestigio dell'incarico politico) ed il recupero di circa 9 milioni di euro all'anno che rimarrebbero nelle casse della regione, “pronti – come chiariscono - ad essere destinati a scopi ben più meritori ed utili per la cittadinanza pugliese tutta”.

“In più – proseguono i grillini -, fatto non trascurabile, daremmo finalmente un segnale tangibile che la politica  seria, quella che i pugliesi vogliono, non è quella dell'arricchimento e del carrierismo partitico personale, ma quella dell'impegno civico responsabile e disinteressato, che condivide con gli amministrati i sacrifici e la sobrietà che il momento storico impone alla collettività”.

“Staremo addosso – precisano -, col fiato sul collo, ai nostri amministratori regionali affinché il testo di legge presentato sia oggetto di effettiva discussione nei prossimi mesi, consapevoli che probabilmente molti di loro cercheranno di nascondersi dietro foglie di fico argomentative per non approvarlo (c'è chi dirà, per esempio, che il vitalizio è stato già abrogato... ma non dirà che la disposizione vale solo per la prossima consiliatura... ) e verificheremo allora, sul serio, dove si nasconde l’antipolitica”.

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