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Ugl: "Gabellone rassegnerà le sue dimissioni dalla presidenza della Fondazione Ico Tito Schipa"

La notizia è stata resa nota dal sindacato Ugl che, insieme ad alcuni orchestrali, aveva già richiesto un cambio di testimone dell'intero Cda della fondazione, a partire dal suo dirigente. "Speriamo che si apra una stagione nuova, ma i contratti in vigore non si toccano"

LECCE – Le pressioni dei sindacati finalizzate alle dimissioni del presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, dalla guida della Fondazione Ico Tito Schipa sembrerebbero aver dato i loro frutti. La notizia giunge dalla segreteria Ugl che, insieme  “alla stragrande maggioranza dei professori d’orchestra” dichiara di “accogliere benevolmente le affermazioni pubbliche di Antonio Gabellone di voler rassegnare le proprie dimissioni da presidente della Fondazione e di sciogliere il relativo Consiglio di amministrazione”.

Come amministratore unico della Ico, secondo sempre le affermazioni del suo presidente uscente, sarà scelto un componente interno dell’istituzione concertistico orchestrale che avrà il compito, a titolo gratuito, di far ripartire subito la macchina orchestrale ormai ferma da sei mesi. Nel corso di una riunione tecnica svoltasi stamattina presso palazzo Castromediano, Ugl e i professori d’orchestra, riunitisi dopo l’incontro tecnico, hanno deciso di “respingere categoricamente ogni tentativo strumentale, da parte del consulente del lavoro, Spedicati, di stravolgere i contratti da tempo indeterminato a tempo determinato, minacciando il fatidico licenziamento”.

I lavoratori, d’altro canto, hanno sempre evitato che venissero modificati i loro rapporti di lavoro, sostenendo al contrario che dovrebbero essere ritoccate tutte quelle voci del  bilancio di previsione 2015 che è possibile modificare, o addirittura da tagliare, sin quanto non strettamente necessarie alla sopravvivenza della Ico e del suo riconoscimento ministeriale utile ad ottenere il relativo fondo annuale del Fondo unico per lo spettacolo.

“L’attività orchestrale deve iniziare subito” ribadiscono i lavoratori che non si sono mai mossi dalla sala giunta di Palazzo Adorno e minacciano di mantenere il presidio ad oltranza. A fronte dell’attuale e grave disfatta, i sindacati e i dipendenti, ormai da mesi, ribadiscono la necessità di mettere in atto una programmazione adeguata e dignitosa che garantisca il contributo ministeriale (500 mila euro annue) che si rischia di perdere a causa di una “assurda negligenza gestionale”.

“Attendiamo quindi le annunciate dimissioni del Presidente della Fondazione Gabellone  e del Cda, per un rilancio della nostra fantastica orchestra, fiore all’occhiello e vanto culturale del Salento e di tutto il Sud d’Italia”, conclude Ugl che non ha mai lesinato critiche rispetto ad una gestione poco felice dell’orchestra, culminata nella possibilità concreta del licenziamento collettivo e della programmata stagione musicale

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