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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Differenze di rendita catastale tra case uguali: Congedo chiede pool di esperti

Il consigliere di minoranza rilancia la questione nata nel 2010 che ha prodotto degli effetti paradossali per decine di migliaia di cittadini

LECCE – Il consigliere di minoranza ed ex candidato sindaco del centrodestra, Erio Congedo, avanzerà in consiglio comunale la proposta di istituire una commissione tecnica – composta da funzionari comunali ed esperti esterni – per risolvere il grosso pasticcio legato all’attività di classamento degli immobili che ha determinato nuove rendite catastali con effetti schizofrenici: appartamenti che si trovano all’interno dello stesso edificio, e con le stesse caratteristiche, comportano importi differenti con maggiorazioni significative.

La storia, in sintesi, è questa: nel 2010 l’amministrazione Perrone si rivolse all’Agenzia del Territorio per rideterminare la classe di merito delle unità immobiliari presenti nel territorio urbano, giustificando questa iniziativa con la volontà di arginare gli squilibri che nel tempo si erano determinati, facendo sì, in maniera paradossale, che una casa in un quartiere periferico potesse avere una rendita catastale maggiore di un’altra sita in pieno centro cittadino.

Ci fu una levata di scudi generalizzata perché il nuovo classamento parve troppo generico: in migliaia presentarono ricorso in sede tributaria, vedendosi riconoscere le proprie ragioni. Ancora una recente sentenza della Cassazione, depositata il 23 dicembre, ribadisce l’obbligo per l’amministrazione pubblica di procedere a una valutazione adeguata, caso per caso, ritendo impraticabile la via seguita. La situazione che si è dunque determinata vede i proprietari che hanno presentato ricorso pagare la vecchia rendita, mentre coloro che non hanno adito le vie della giustizia tributaria stanno versando gli importi riconsiderati dopo il classamento. Il Consiglio di Stato ha infatti escluso che le decisioni del contenzioso tributario valessero erga omnes. In altre parole sono rimasti ancorati alla vecchia rendita solo pochi proprietari, il 12 percento circa del totale.

Congedo rilancia ora la questione, che era stata inserita anche nell’agenda dell’ultima campagna elettorale per le amministrative, e incalza il governo cittadino: “Quello che non è assolutamente accettabile è un atteggiamento pilatesco e d’indifferenza rispetto ad una questione che colpisce pesantemente decine di migliaia di leccesi.  Per questo preannuncio un’iniziativa in consiglio comunale tesa a proporre la costituzione di una commissione di studio che coinvolga tecnici del Comune e dell’Agenzia delle entrate, magistrati tributari, professionisti e cultori della materia, docenti dell’università del Salento, con l’obiettivo di individuare la migliore soluzione per evitare un’ingiusta e pesante vessazione i cittadini leccesi”.

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