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Strada Maglie-Leuca, comitato e Blasi per progetti alternativi e sostenibili

Dopo i pesanti rilievi dell'Autorità nazionale Anticorruzione sulla programmazione e aggiudicazione dei lavori per la Ss 275, la voce di chi si è sempre opposto

LECCE – Dopo la diffusione della relazione conclusiva dell’Autorità nazionale anticorruzione sulla vicenda della Ss 275, i sostenitori di un progetto alternativo a quello sostanzialmente bocciato dall’agenzia guidata dal magistrato Raffaele Cantone tornano a proporre nuove soluzioni.

Vito Lisi, presidente del Comitato Sos 275, che più di ogni altro soggetto civico ha seguito passo dopo passo la storia del progetto di ammodernamento della strada da Maglie al Capo di Leuca, opponendosi in ogni sede, parla di un “vaso di pandora definitivamente scoperchiato. E’ giunto il momento di richiuderlo, cacciandovi dentro tutta la malignità che ha vanamente cercato di stravolgere il Capo di Leuca,  con l’aggravio dell’avvelenamento dei territori con discariche tossico nocive in cui si evidenzia purtroppo la presenza di pericolosi inquinanti come l’arsenico”.

“Sotto il controllo della legalità e con il contributo dei cittadini – prosegue Lisi in una nota -, si realizzi finalmente un progetto di ammodernamento utile, onesto e partecipato in modo da coniugare sicurezza stradale e vocazione turistica. Si pensi ad una vera strada parco, incluso il tracciato che attraverserà il Parco  Regionale dei Paduli da Scorrano a Leuca, prevedendo dei fondi che a prescindere dal nuovo progetto possano essere usati per bonificare le discariche abusive. La Maglie – Otranto sia d’esempio su come non bisognerà più intervenire in questo territorio consumato all’estremo e che vive un’emergenza  ambientale senza precedenti”.

Sergio Blasi, consigliere regionale del Pd, si appella “ad una politica seria e responsabile perché vengano effettuate le necessarie modifiche al progetto che è stato appaltato e si parta con l’ammodernamento. Mi pare l’orientamento del governo e spero che sia anche quello di Anas”.

L’ex segretario regionale dei democratici sottolinea un aspetto, tra i tanti messi in rilievo dall’Anac: “Voglio ricordare a tutti che i costi della statale 275 sono lievitati da 113 milioni nel 2001 a 288 milioni nel 2011 senza che sia stata spostata una sola pietra. Voglio ricordare che sul tracciato per cui si battono tanti alfieri locali del lavoro e della sicurezza stradale sono state trovate discariche di rifiuti pericolosi che quella strada avrebbe tombato, insieme alle responsabilità di chi li ha seppelliti. Voglio ricordare che lo stesso Armani, presidente di Anas, ha definito quel tracciato ‘un tratto di penna sulla cartina geografica’ per sottolineare la scarsa cura e lo scarso rispetto dimostrato per il territorio del Sud Salento da chi ha progettato a suon di milioni dei cittadini quella strada”. 

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