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Il provvedimento

Dopo la libertà Guido torna in consiglio: firmato dal prefetto decreto di reintegro

Venute meno le motivazioni della sospensione disposta nell’aprile scorso il consigliere di minoranza potrà ora tornare ad esercitare il suo ruolo elettivo a Palazzo Carafa. In questi mesi era stato sostituito dal consigliere supplente Angelo Tondo

LECCE - Dopo aver riottenuto la libertà, e messi alle spalle 139 giorni trascorsi ai domiciliari, oggi Andrea Guido, consigliere comunale di minoranza in quota a Fratelli D’Italia riacquista anche il suo posto nell’assise civica di Lecce, essendo venute meno le cause che avevano portato alla sua sospensione dalla carica in seguito all’arresto nell’ambito dell’inchiesta della procura di Napoli sui presunti legami con il sodalizio mafioso dei Moccia.  

Con il decreto del prefetto Maria Rosa Trio del 21 aprile scorso, Guido era stato sospeso dalla sua carica elettiva di consigliere comunale e vicepresidente dell’assise in quota alla minoranza e il suo posto in questi mesi, in qualità di supplente, è stato occupato da Angelo Tondo.

In seguito alla revoca della misura cautelare da parte del gip del tribunale di Napoli del 7 settembre scorso (su istanza presentata degli avvocati Ivan Feola e Andrea Sambati che avevano allegato alla richiesta anche gli esiti di ulteriori indagini difensive), anche  il provvedimento di sospensione ha perso la sua efficacia ed oggi, sempre il prefetto Trio, ha firmato il decreto con il quale viene disposto il reintegro di Andrea Guido nelle sue funzioni di consigliere comunale di Lecce.

“Venuta meno la causa di sospensione dalle cariche elettive vengo reintegrato con effetto immediato nelle funzioni di consigliere del Comune di Lecce” comunica lo stesso consigliere Guido, “sono felice di poter tornare a sentirmi utile per la comunità e sono felice di tornare a lavorare per la mia città. I miei propositi politici, sociali e di solidarietà, il mio impegno da animalista e ambientalista sono più forti di prima e il mio dovere di controllare l’operato dell’amministrazione comunale, derivante dal posto che occupo tra i banchi dell’opposizione, è tornato ad essere al centro delle mie giornate”.

Guido ha ringraziato  il prefetto per la tempestività del provvedimento di reintegro. “Prometto, così come sempre è stato” ha concluso, “il massimo dell’attenzione sui temi e sulle problematiche che ancora affliggono questa meravigliosa terra”. L’unico obbligo che continua ad avere Guido è quello di presentarsi alla polizia giudiziaria ogni giorno alle 9 del mattino. Nei giorni scorsi era stato notificato, sia a Guido che ad altre 46 persone, il decreto di giudizio immediato con il quale è stato fissato l’inizio del processo, bypassando l’udienza preliminare, al 17 ottobre prossimo.

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