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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Dopo settimane di silenzi, la risposta a critiche e polemiche

Il primo cittadino ha replicato alle dichiarazioni di Paolo Perrone, mentre il suo vice ha liquidato le voci di un suo riavvicinamento al centrodestra: "Tentativo di massacrare il mio ruolo e la mia persona"

LECCE – ll sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, da settimane assediato da polemiche e tensioni politiche che hanno portato la maggioranza a suo sostegno a pochi passi dall’implosione, ha tenuto oggi una conferenza per illustrare alla città le sue proposte sia sul caso della Lupiae Servizi che su quello, più ampio, della situazione economica e finanziaria del Comune. Accanto a lui, il vice sindaco, Alessandro Delli Noci.

“Oggi – ha esordito Carlo Salvemini - parlo io dopo aver letto e ascoltato inesattezze, falsità, ingiurie ed ultimatum da parte di chi ha inteso utilizzare questo passaggio complicato non per mettere al centro l’interesse pubblico quanto per provare a disegnare strategie politiche, per affermare le proprie ambizioni personali, per sfiduciare una maggioranza che ancora oggi è considerata abusiva, per tutelare la propria posizione davanti a eventuali iniziative di accertamento per responsabilità erariale. Il tutto facendosi scudo delle preoccupazioni di chi teme per il proprio futuro e delle ansie di chi teme l’aumento della tassazione locale e una diminuzione dei servizi”.

Il primi cittadino ha poi aperto una parentesi sulla conferenza stampa tenuta dal suo predecessore, Paolo Perrone, due giorni addietro: “L’ex sindaco è parso agitatissimo, impegnato a rilasciare interviste, a presidiare gli uffici del Comune, a incalzare dirigenti e funzionari, a telefonare al presidente Emiliano e all’onorevole Boccia per convincerli che il sottoscritto vuole il male della città, perché animato dall’accecante desiderio di consumare una vendetta politica contro di lui, convinto che stessi lavorando per far dichiarare il dissesto del Comune, un danno che lui doveva a tutti i costi evitare. Per sé o per la città, è una domanda che ancora non trova risposta. A giudicare politicamente la conferenza stampa di giovedì, pare non ci siano dubbi: quando un sindaco, amministratore da venti anni, oggi consigliere, per parlare di un tema di così rilevante interesse pubblico, convoca i giornalisti nell’albergo di proprietà e si presenta davanti a taccuini e microfoni in splendida solitudine politica senza aver affianco un consigliere comunale, provinciale, regionale, un parlamentare, un dirigente politico, è simbolicamente evidente che non è il futuro della città a preoccuparlo, ma una questione personale”.

Salvemini, infine, ha risposto sul tema della “consulenza” che Perrone ha offerto al termine della sua conferenza stampa: “Si è detto disponibile a darmi un consiglio se continuerò a essere il sindaco, anche se preferirebbe confrontarsi con un commissario; ha chiesto di potermi incontrare e l’ho invitato lì dove io incontro tutti i cittadini quando devo parlare di temi della città, a Palazzo Carafa nella mia stanza, e non in sedi riservate come da lui richiesto. Le porte sono aperte, quando vuole ci sediamo e ci confrontiamo partendo dall’ultima delibera di giunta con la quale abbiamo approvato la relazione tecnica dei servizi finanziaria che è una sorta di bollettino medico del bilancio comunale dove c’è l’anamnesi, la diagnosi e la terapia”.

Anche per il vice sindaco quella di oggi è stata l’occasione di intervenire su questioni che lo avevano chiamato direttamente in causa, come quella che lo voleva in rapido riavvicinamento con quel centrodestra con cui aveva traumaticamente rotto nell’inverno del 2017: “Abbiamo lavorato incessantemente sopportando accuse e insinuazioni . ha esordito Delli Noci -.Oggi abbiamo presentato il nostro piano di salvataggio della Lupiae servizi che, tra le altre cose, prevede i tagli delle indennità di sindaco, assessori, consiglieri e dirigenti. Perché tutti, e non a parole, abbiamo la responsabilità di cercare e trovare delle soluzioni possibili. I conti comunali - per cui qualcuno ci accusava di voler portare il Comune di Lecce al dissesto - ci hanno impegnato almeno quanto la questione Lupiae. Abbiamo studiato e preparato una manovra di riequilibrio e sottoporremo al Consiglio comunale la nostra proposta di ripiano. Un lavoro impegnativo, carico di tutto il nostro impegno e della nostra passione politica. Un lavoro che mi impone un’ultima osservazione”.

“Alcuni – ha proseguito Delli Noci - hanno insinuato un mio passaggio nel centrodestra, provando a massacrare la mia persona e il mio ruolo politico. Voglio, mi auguro per l’ultima volta, fare chiarezza. Sono il fondatore di una coalizione civica che raccoglie più anime e che ha una visione unica di città. Una visione condivisa con la coalizione del sindaco Salvemini e per la quale abbiamo stretto un’alleanza solida, salda fondata non solo sulla stima reciproca ma sugli stessi valori e lo stesso obiettivo: rendere Lecce una città di tutti, una città per tutti. La voglia di mettermi addosso una casacca è priva di senso. Né io né il sindaco abbiamo un partito alle spalle. Siamo uomini liberi, e la libertà spaventa i timorosi”.

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