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Pass di accesso al centro storico: drastica riduzione, sono circa 4mila

Il regolamento del 2016, dopo anni di provvedimenti ad hoc, ha portato i primi frutti. Per il sindaco una base di partenza per altri correttivi

LECCE - Ad oggi sono poco più di quattro mila i pass auto per l'accesso al centro storico. Circa un terzo di quanti risultavano nella primavera del 2013 quando la questione entrò di prepotenza nel dibattito cittadino in seguito ai dati forniti dagli uffici comunali competenti nelle sedute della commissione Controllo, su richiesta dell'allora minoranza oggi al governo della città.

Allora erano oltre 12mila i permessi rilasciati, ai quali si aggiungevano autorizzazioni per portatori di handicap e altro provvisorie per un totale, secondo l'attuale sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, di 16mila. La proliferazione è stata dovuta alla mancanza di una regolamentazione precisa della materia, affidata solo ad una prima ordinanza del 1999 (quando primo cittadino era Adriana Poli Bortone) alla quale hanno fatto seguito singoli provvedimenti che hanno ampliato a dismisure il margine di discrezionalità.

Dopo una lunga attesa, il regolamento, approvato dal consiglio comunale su proposta dell'allora assessore, Luca Pasqualini, è entrato in vigore a marzo del 2016 prevedendo un regime di transizione di alcuni mesi. L'ipotesi più accreditata al momento della sua redazione, era che le richiesta si sarebbero ridotto del 30 per cento.

Stando ai numeri, era una previsione per difetto. La nuova amministrazione ha infatti chiesto all'ufficio Mobilità il dato aggiornato: al 19 settembre la situazione è di 3mila 300 pass con validità a paritre da un anno (commercianti e artigiani, affituari non residenti e altre tipologie di utenti) fino a massimo cinque (residenti, assistenza ai malati e agli anziani, curia). Un altro migliaio di permessi è riconducibile alle vetture dei cittadini diversamente abili (617), ai clienti di alberghi e B&b (180, ma solo per il tempo necessario al carico e scarico), alle autorizzazioni provvisorie (un centinaio, da 7 a 90 giorni).

Per Salvemini, che ha tenuto la delega alla Mobilità, si tratta di un punto di partenza utile per fare delle correzioni che possano abbattere ancora di più il numero delle auto circolanti nella parte antica della città.

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