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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

E' morto Carlo Benincasa, figura storica della sinistra

Il consigliere del Pd, con una lunga militanza a Palazzo Carafa, è morto dopo aver accusato un malore. Soccorso in casa, è spirato durante la corsa al "Vito Fazzi". Ritardi? Sporta denuncia

LECCE - Carlo Benincasa, consigliere comunale del Partito democratico, è morto questa sera, stroncato da un infarto. Il 24 maggio avrebbe compiuto sessant'anni, lascia la moglie e un figlio. Insieme al collega di partito Antonio Torricelli, era tra i decani di Palazzo Carafa, che frequentava da circa quindici anni. Da sempre legato all'attività politica e sindacale, entrò in Consiglio quando fu eletto sindaco Stefano Salvemini, nel 1996 (e sarà proprio il figlio di quest'ultimo, Carlo, a subentrare a Benincasa). Anche questa mattina era in Comune per partecipare ai lavori delle commissioni consiliari.

Quando ha avvertito il malore, si trovava nella sua abitazione, in bagno. L'esperienza dei problemi cardiocircolatori pregressi pare che lo abbia reso subito consapevole di ciò che stava accadendo. Ha chiesto al figlio di chiamare il 118. La telefonata sarebbe stata ripetuta due volte in circa dieci minuti e sul posto sono giunte due ambulanze. I medici, a quanto risulta, si sono trovati di fronte ad una situazione già molto critica. Carlo Benincasa, che era originario di Matera, e' giunto al pronto soccorso del "Vito Fazzi" già morto. E sulla tempistica dei soccorsi la famiglia vuole vederci chiaro: pare che le ambulanze siano giunte con un ritardo di oltre trenta minuti rispetto alla prima telefonata. Per questo è stata sporta una denuncia.

Attorno alla moglie Antonella Perrone ed al figlio Giuliano, si sono stretti gli amici più cari e i colleghi di partito: il segretario cittadino Fabrizio Marra, la consigliera Rita Quarta con il marito Sandro Frisullo e molti altri.

Fiero rappresentante dell'opposizione, era rispettato da tutti in Comune e fuori dalle stanze del potere: attento conoscitore di ogni singolo risvolto della vita cittadina, Benincasa incalzava l'amministrazione con puntuali osservazioni di merito, senza mai trascendere il ruolo istituzionale che puntualmente gli veniva conferito dai leccesi. Nei suoi interventi in Consiglio comunale riusciva a calamitare l'attenzione di tutti i presenti, mescolando al carisma la precisione delle sue argomentazioni.

Il cordoglio di Pankiewicz: "Nei nostri cuori per la sua umanità e affabilità"

"La politica leccese perde un grande protagonista. Proprio in questi giorni stava dando importante prova delle sue capacità con la riqualificazione della zona industriale, essendo egli il presidente del consorzio Asi". Così Wojtek Pankiewicz, consigliere del Centro Moderato, che sottolinea anche le qualità umane del collega scomparso: "Resterà sempre nei nostri cuori anche per la sua affabilità, la sua umanità e quel senso di sana ironia che caratterizzava il suo modo di essere. Addio carissimo Carlo".

"Personalmente - sostiene Francesco D'Agata, coordinatore provinciale dell'Italia dei valori - perdo un amico che sapeva dispensarmi consigli utili e preziosi, data la sua conoscenza minuziosa e dettagliata di ogni singola vicenda amministrativa del capoluogo leccese e la sua sincera disponibilità nei confronti di chi, più giovane di lui, era solito disturbarlo per prendere cognizione dei più svariati fatti, circostanze e procedure della macchina amministrativa".

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