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E su San Cataldo "La locomotiva" replica a "Carpe diem"

Per Giulia Gigante, Giacomo Bevilacqua e Dario Bello dell'associazione aderente al Pd, infondate le accuse accuse mosse al partito da Giorgio Pala

LECCE – Se all’assessore Andrea Guido non sono piaciute le dichiarazioni del presidente dell’Associazione marina di Torre Chianca, Daniele Biasco, all’associazione “La locomotiva” (aderente al Partito democratico), non sono scese quelle di Giorgio Pala, presidente di “Carpe Diem”, vicina al centrodestra. E in questo caso al centro c’è un’altra marina, quella di San Cataldo, con la manifestazione di domenica, ma, soprattutto, la conferenza stampa di sabato del Pd.

“Premesso che l’iniziativa organizzata da Simone Mele e dell’associazione “I guardiani del Farò” non aveva alcuna connotazione politica – replicano Giulia Gigante, Giacomo Bevilacqua e Dario Bello -, hanno preso parte, da privati cittadini, esponenti politici appartenenti a diversi schieramenti.

Infatti, non sarà sfuggito a Giorgio Pala – aggiungono con una punta d’ironia -, che non abbiamo avuto il piacere di veder aderire a tale iniziativa, che insieme al segretario del Partito democratico di Lecce, al capogruppo Paolo Foresio e al consigliere Antonio Rotundo, vi era il professore Wojtek Pankiewicz,  nonché il consigliere Antonio Lamosa, facente parte del gruppo di maggioranza dell’attuale giunta Perrone, oltre numerose personalità del mondo dello spettacolo impegnate nel sociale, presenti solo per amore di San Cataldo e per la riqualificazione di tutte le marine”.

A loro dire, Pala si sarebbe fatto portavoce “dei suoi suggeritori”, “ma le informazioni allo stesso fornite, come è evidente, sono state alquanto imprecise”. “Non si tratta di essere o non essere in campagna elettorale, poiché il Partito democratico di Lecce dice le stesse cose ormai da diversi anni, rimanendo puntualmente inascoltato dalla giunta  comunale”, aggiungono. “Tant’è che un gruppo spontaneo di cittadini ha deciso di prendere l’iniziativa di sollecitare il sindaco Paolo Perrone e la sua giunta, rispetto il palese immobilismo di questi anni”.

“Inoltre – proseguono -, riteniamo che l’applicazione della 'zona franca', anche con una minima riduzione della pressione fiscale legata all’eliminazione di tributi comunali, possa rappresentare un segnale e un inizio nel deserto di progettazione amministrativa di questa giunta”. Uno dei passaggi basilari di Pala, oltre a quello di aver accusato il Pd di essersi in qualche modo appropriato di una manifestazione organizzata da un comitato spontaneo e apolitico, anche di aver messo sul tavolo una proposta, quella della riduzione della pressione fiscale comunale, in qualche modo scialba perché non terrebbe conto della tassazione regionale e nazionale.   

“E’ evidente che per le marine occorre una programmazione complessiva di medio e lungo periodo – concludono -, ma Giorgio Pala dovrebbe rivolgere questo auspicio ai propri colleghi di schieramento affetti da anni dalla sindrome del ci penserà qualcun altro. Il Partito democratico ha condotto la sua battaglia politica con serietà e costanza, e continuerà a farlo tramite il quotidiano lavoro dei suoi rappresentanti e dei suoi militanti”.

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