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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Vivibilità ambientale, Lecce sprofonda: troppe auto, resta alta la produzione di rifiuti

Pubblicato il 22esimo rapporto “Ecosistema Urbano” di Legambiente, sulla base di 18 indicatori. In un anno il capoluogo salentino perde 14 posizioni ed è il fanalino di coda della regione. In città circolano 67 vetture ogni 100 abitanti

LECCE – Si consolida il divario tra le città del Nord e quelle del Meridione e, nello specifico pugliese, solo Brindisi e Foggia fanno registrare dati parzialmente confortanti. Secondo la 22esima edizione del dossier “Ecosistema Urbano" di Legambiente,  i centri con la migliore vivibilità ambientale sono Verbania, Trento, Belluno, Bolzano, Macerata e Oristano.

Per quanto riguarda la Puglia, Brindisi, Bari e Foggia migliorano rispetto all’anno precedente, con il capoluogo dauno che scala ben 25 posizioni arrivando al 56 posto. La migliore in assoluto è Brindisi, al 37esimo. Lecce è la citta pugliese con il risultato peggiore sia in termini assoluti, collocandosi all’89esimo posto, che relativi, con il saldo negativo peggiore rispetto al 2014 (meno 14 posizioni).

Il rapporto contiene i risultati di una ricerca condotta in collaborazione con l’Istituto Ricerche Ambiente Italia e Sole 24 ore, passando in rassegna 18 indicatori: tre sulla qualità dell’aria, tre sulla gestione delle acque, due sui rifiuti, due sul trasporto pubblico, cinque sulla mobilità, uno sull’incidente stradale, due sull’energia.

Disincantato il commento di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia: “Non si può procedere solo con interventi puntuali. La trasformazione delle città è una grande sfida che non può non passare dalla messa in sicurezza dalle catastrofi naturali, dal rilancio della vita sociale nei quartieri, dalla valorizzazione della cultura, dalla riqualificazione energetica, dall’arresto del consumo di suolo, dagli investimenti nel sistema del trasporto periurbano sino al sostegno alla mobilità nuova”.

(Leggi il dossier ecosistemaurbano_2015_xxiiedizione)

Focus su Lecce

Buone notizie per Lecce solo per la bassa concentrazione di ozono, per l’estensione delle isole pedonali sul totale della superficie e per indice di ciclabilità (piste ciclabili), ma rispetto a molti indicatori si colloca tra le ultime posizioni: in particolare resta alto il consumo idrico domestico con 153,3 litri pro capite, la produzione pro capite di rifiuti, con 614 chilogrammi e per il tasso di motorizzazione sia per auto – 67 ogni 100 abitanti - che per motocicli. Per quanto riguarda i dati sul trasporto pubblico (offerta e passeggeri), i dati non sono disponibili.

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