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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Ecotassa, Andrea Guido contro la Regione Puglia: “A Bari mascherano i problemi”

Si inaspriscono i toni polemici dell'assessore alle politiche ambientali del Comune di Lecce sulla questione e torna a chiedere con forza un tavolo tecnico all'ente regionale, accusando: "Questa vicenda si tinge di giallo"

LECCE - Si inaspriscono i toni della polemica riguardante il conteggio dei dati sulla differenziata da parte del portale ambientale della Regione e il pagamento della futura ecotassa da parte dei cittadini i cui comuni non raggiungeranno la soglia del 40 per cento di raccolta differenziata. È di nuovo l’assessore alle politiche ambientali, Andrea Guido, ad intervenire per difendere la posizione del Comune di Lecce e di tutti gli altri comuni della provincia che si trovano nella medesima situazione.

“La risposta giunta tramite gli organi di stampa alla problematica dell’aumento spropositato dell’ecotassa da parte della Regione Puglia non mi fa stare tranquillo – ha dichiarato Andrea Guido - Anzi, ha aumentato ancora di più le preoccupazioni per il futuro e mi ha fatto comprendere che le problematiche del nostro territorio sono molto lontane da quel di Bari dove ho compreso che i rappresentanti delle istituzioni sono occupati non a risolvere i problemi ma a mascherarli”.

Dopo la polemica scatenatasi, Guido chiarisce che la Regione ha fatto sapere di aver prorogato l’applicazione dell’ecotassa al 2014: “Il fatto che solo 5 comuni di tutta la provincia per quest’anno oltrepasseranno la soglia del 40 per cento di raccolta differenziata doveva suonare già da tempo come un funesto presagio. Torno a ribadire - e premetto che ne farò un mio cavallo di battaglia di tutto il  mio mandato - che senza la raccolta dell’umido e, pertanto, senza gli impianti di compostaggio, le amministrazioni comunali non potranno mai raggiungere la soglia prevista per lo sgravio dell’Ecotassa”.

Guido chiede ai 5 paesi che hanno superato la soglia prevista “dove conferiscono la quantità di umido che raccolgono nelle proprie case dal momento che il Comune di Lecce, in previsione dell’applicazione del nuovo contratto d’appalto che prevede la raccolta dell’umido separatamente, ha chiesto agli impianti presenti in Puglia la disponibilità a conferire tale rifiuto differenziato e la risposta unica è stata sempre la stessa: non abbiamo posto”. Pertanto “si tinge di giallo”, secondo l’assessore, questa vicenda.

L’assessore leccese sottolinea anche la problematica dell’organizzazione impiantistica sul territorio, su cui circa un mese fa aveva spedito alla Regione Puglia una richiesta di convocazione di tavolo tecnico, senza ricevere alcuna risposta: “Ricordo che – conclude l’assessore Guido - sempre a causa della mancata programmazione da parte degli uffici regionali, il Tar ha espresso il proprio parere sull’applicazione della tariffa riguardante il Cdr. Il cittadino deve sapere che, a causa della mancata valorizzazione in Puglia delle balle di Cdr, la ditta Progetto Ambiente che gestisce l’impianto di recupero sito in Cavallino e che serve la provincia intera dovrà aumentare la propria tariffa di conferimento di svariate decine di euro. E tutto ciò a scapito delle famiglie”.

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