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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ecotassa: quali responsabilità

La Regione Puglia, nel luglio 2014, visti i deludenti risultati raggiunti nella gran parte dei Comuni nel settore della gestione dei rifiuti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

ECOTASSA: QUALI RESPONSABILITA'?


La Regione Puglia, nel luglio 2014, visti i deludenti risultati raggiunti nella gran parte dei Comuni nel settore della gestione dei rifiuti e delle raccolta differenziata e VISTA LA TOTALE ASSENZA DEGLI IMPIANTI DI COMPOSTOGGIO, come il caso della Provincia di Lecce, ha dato corso ad alcuni indirizzi previsti dal P.R.G.R.U. quali, fra tutti, l'incentivazione di azioni da attuare sulla frazione organica per poter trattare in proprio gli scarti mediante l'autocompostaggio collettivo.
Purtroppo il Bando per poter attingere ai fondi di € 12,5 milioni di €. era ed è limitato ai Comuni con un numero di abitanti inferiore ai 4.000, di poi aumentata sino a 7.000 con apposito ordine del giorno
Ordine del giorno che ha previsto, tra l'altro, l'estensione a partecipare non solo alle Amministrazioni Comunali, ma anche ad altri soggetti di diritto privato, quali le cooperative di comunità.
Ad oggi però tale misura è rimasta ancora inattuata nonostante l'incombente scure dell'Ecotassa.
E allora, sul punto, perché la Regione non ha conferito l'impulso fondamentale per l'attuazione dello stesso ordine del giorno, già approvato nel mese di ottobre 2014, per dare corso alla modifica del bando, mentre dall'altro lo stesso Ente ha richiesto ai Comuni l'applicazione della legge sulla Ecotassa, nonostante la sentenza del Consiglio di Stato, penalizzando di fatto gli Enti che sin da subito avevano attuato la raccolta differenziata?
Perché non fare con immediatezza la propria parte anziché scaricare tutte le responsabilità dei deludenti risultati sulle Amministrazioni locali e sui cittadini, con la persistente minaccia dell'applicazione della Ecotassa a tutti quei Comuni che non hanno ottemperato al caos legislativo operante in materia dei rifiuti e al raggiungimento degli obiettivi previsti, nonostante anche la battaglia dei ricorsi?
Perché non attuare una politica green economy attraverso la costituzione di un fondo finalizzato ad incentivare il riciclo, il riuso dei materiali e gli acquisti verdi nelle Pubbliche Amministrazioni, in ottemperanza a quanto previsto dal Piano di Azione per il Green Public Procurement - Rev. D.M. 10/04/2013 e al fine di dare piena esecuzione alla normativa Regionale sul GPP, tenuto conto anche delle previsioni del DDL Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità 2014 che introducono a carico delle Regioni forme di incentivazione di questo tipo (proposta quest'ultima approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale di Monteroni e prospetta alla Regione Puglia)?
Sono queste le domande che un cittadino, ex consigliere comunale con delega all'ambiente si pone atteso che il Comune di Monteroni aveva avviato sin dal 2009 la raccolta differenziata con il sistema porta a porta raggiungendo da subito la percentuale del 22%. Ma di poi, nonostante gli sforzi, le campagne di sensibilizzazione, la distribuzione delle compostiere domestiche (circa 150) attraverso anche dei corsi che partiranno a breve (lanciati dall'ass.ne E.M.S.), la percentuale non si è più spostata.
Il Comune di Monteroni, astretto nelle maglie di una ordinanza sindacale di proroga alla ditta appaltatrice dei rifiuti, non ha potuto intervenire se non attraverso una semplice proroga sic et simpliciter (emessa dal Sindaco), senza la possibilità di poter apportare alcuna modifica al contratto de quo.
Ad esempio si prospettava la possibilità di differenziare ulteriormente la frazione umida dalla secca, attraverso la raccolta spinta con l'adozione di un regolamento sull'autocompostoggio.
E tanto nell'attesa delle ARO e con l'unica certezza che il nostro comune comunque farà pagare ai cittadini la tassazione più bassa rispetto agli altri.
Intanto, l'unico dato certo è che bisognerà, ancora una volta, ricorrere all'organo giudiziario al fine di fare un po' di chiarezza sulla materia!

Avv. Massimo LORENZO
Consigliere comunale uscente con delega all'ambiente

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