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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

"Elezione presidenza del Sisri? Una ignobile farsa"

Duro attacco di Forza Italia sul metodo intrapreso dal centrosinistra per eleggere il nuovo consiglio di amministrazione del consorzio per la gestione delle aree industriali. La replica di Maniglio

Forza Italia a Lecce non sostiene certo le iniziative popolari come quella intrapresa da un comico come Beppe Grillo, che vorrebbe mandare a casa la (quasi) intera classe politica italiana, ma è consapevole del fatto che la distanza dei cittadini dalla politica è sotto gli occhi di tutti. Soprattutto quando sono proprio i partiti a divedersi la gestione di strutture, come dire, tecniche, la cui conduzione dovrebbe spettare invece agli addetti ai lavori, ai manager, per intenderci. E' il caso del Sisri, il consorzio che dovrebbe garantire la gestione e lo sviluppo di tutte le aree industriali della provincia leccese, la cui maggioranza nel consiglio di amministrazione, commissariato ormai da troppo tempo, appartiene però all'area di centro sinistra. Che stenta ancora ad individuare il proprio presidente nonostante la proprio la Regione ha recentemente varato una legge ad hoc che spinge l'assemblea dei soci a individuazione di una tipologia di gestione del consorzio tipicamente manageriale.

Secondo il coordinamento provinciale di Forza Italia, invece, le cose stanno andando invece nella direzione opposta. Le ragioni del dissenso sono state spiegate questa mattina nella sede del partito di via Oberdan a Lecce dal consigliere regionale e capogruppo all'opposizione alla Provincia Raffaele Baldassarre, dal sindaco di Lecce Paolo Perrone e dal primo cittadino di Maglie Antonio Fitto, i quali, in previsione del voto per l'elezione del nuovo presidente Sisri, si faranno da parte pur augurando ai loro avversari politici di uscire dall'assemblea, in programma per martedì 18 settembre, con la nomina di un nuovo consiglio. Ma la questione, secondagli azzurri, ruoterebbe tutta intorno agli interessi di bottega. "Con la legge del marzo 2007, la numero 2, il consiglio regionale - secondo Baldassarre - ha riformato la vecchia legge sulle aree di sviluppo industriale. Questa nuova normativa dovrebbe pertanto rappresentare le due gambe dello sviluppo: legge dei riforma dei distretti e legge di riforma del consorzio industriale. Ma per quanto riguarda la provincia di Lecce assistiamo ad una ignobile farsa: per quattro volte l'assemblea è stata convocata per nominare il presidente del Sisri, che dovrebbe essere scelto fra i componenti del consiglio di amministrazione per elevata professionalità, gestione aziendale, conoscenza imprenditoriale, attività amministrativa. Ma questo presidenza non si nomina. Perché? - si chiede il consigliere provinciale - cosa c'è dietro?, forse una ricerca più approfondita della persona con alto livello manageriale che dovrà gestire i consorzi. Nulla di tutto questo, ilpresidente non si nomina perché c'è una diatriba fra i componenti di questo matrimonio che porterà al Partito democratico, Margherita e Ds, i cui partiti hanno due candidati diversi: per la Margherita l'assessore provinciale Carmine Caputo, il quale deve sloggiare dall'assessorato per fare spazio ad altro componente in virtù, anche qui, di equilibri interni alla Margherita; oppure il consigliere comunale Carlo Benincasa, indicato dai Ds, uno sponsorizzato da dal presidente della Provincia Pellegrino, l'altro dal vice presidente regionale Sandro Frisullo. Per questioni come queste, discutibili e lontane dai veri interessi per lo sviluppo e l'imprenditoria salentina, si rinvia continuamente. Noi abbiamo partecipato in maniera responsabile alle quattro riunioni - ha aggiunto - ma non siamo però disponibili ad essere coinvolti in questa ignobile farsa. Ci auguriamo che martedì 18 settembre finalmente una indicazione esca ma è chiaro che quello che non possiamo non denunciare questa grande lontananza tra le teoriche e ottimistiche buone intenzioni dichiarate dal presidente della quarta commissione Dario Stefàno e da Frisulllo in sede di approvazione della nuova legge, e l'amara realtà legata invece a queste dinamiche politiche. Siamo fermi al primo scoglio: nominare un politico alla presidenza del Sisri. E questo non è più accettabile, soprattutto in un momento in cui la gente vuole dalla politica risposte e non chiacchiere".

Secondo il sindaco di Lecce Paolo Perrone "è inaccettabile il fatto che non si riesca ad avviare il rilancio del Sisri perché due partiti del centro sinistra, che hanno l'obbligo di nominare il presidente avendo la maggioranza in assemblea, non riescono a mettersi d'accordo. Siamo arrivati al paradosso che l'assemblea sarebbe stata pronta a nominare il nuovo consiglio di amministrazione da mesi ma di fatto il Sisri langue, guidato da un commissario che non ha più poteri perché pezzi del nascituro Partito democratico non riescono a mettersi d'accordo. La cosa è molto imbarazzante - continua -perché noi a questo punto in assemblea avremmo un diritto di scelta che dovrà optare se favorire la linea Pellegrino-Caputo o la linea Frisullo-Benincasa. Noi invece abbiamo deciso di non prendere parte a questo squallido teatrino. Ci auguriamo che martedì il presidente esca fuori, ma questo solo per far partire il consorzio dato che non c'è più tempo da perdere: il nuovo consiglio del Sisri dovrà affrontare questioni difficili, annose, bisognerà rivedere il rapporto con gli enti locali, ritrovare il rapporto con le imprese che insistono sull'area del consorzio industriale, bisognerà rivedere anche il piano di prospettiva di questo ente".

Intanto sul Sirsi incombe la minaccia dell'Acquedotto pugliese, che il prossimo 5 ottobre sospenderà l'erogazione dell'acqua a tutte le aziende ricadenti nelle aree industriali della provincia. Il consorzio è infatti insolvente per pagamenti che ammonterebbero a 4milioni di euro.

E la replica dei ds non si fa attendere. antonio maniglio, presidente del gruppo consiliare dei democratici di sinistra ribatte: "A baldassarre l'oscar della faccia tosta. Buon risveglio verrebbe da dire al collega baldassarre. il consorzio asi di lecce, per lunghi anni, e grazie alle decisioni di fitto, ha subito un commissariamento che ha espropriato gli enti delle funzioni proprie e ha ulteriormente aggravato la situazione finanziaria dell'ente. L'attuale maggioranza ha riformato , anche con il contributo dell'opposizione e del mondo produttivo pugliese, i consorzi. E oggi è possibile porre fine al lunghissimo commissariamento procedendo alla nomina degli organi previsti dalla legge. Spetta ora agli enti locali definire gli assetti in una logica di autogoverno".

"Quanto al ruolo preponderante dei partiti è proprio il caso di dire da quale pulpito viene la predica. baldassarre - aggiunge Maniglio - forse non si è accorto di avere a fianco il presidente della sgm, cosimo gallo, segretario provinciale di Forza Italia. per non citare l'infausta nomina, alcuni anni fa, quando baldassarre era segretario provinciale di Forza Italia, del presidente provinciale di An, Gino Siciliano, alla presidenza della Lupiae, con i risultati che tutti sappiamo e su cui forza italia tace. facciamo uno sforzo di serietà e sobrietà. La continua delegittimazione dell'avversario non porta vantaggi a chi aggredisce ma discredita e colpisce l'insieme della politica".

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