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Salvemini si prende il suo tempo, ma conferma: "Indietro non si torna più"

L'ex sindaco, appena dimessosi, è incoraggiato a ricandidarsi. Ringrazia i sostenitori per le dichiarazioni di stima, ma vuole pensarci con lucidità

LECCE - L'ex sindaco Carlo Salvemini rientra a Lecce in giornata, dopo un paio di giorni trascorsi lontano dalla città per motivi di lavoro. A Palazzo Carafa farà rientro domani mattina, ma solo per liberare quello che per un anno e mezzo è stato il suo ufficio e che fino al termine di maggio ospiterà il commissario prefettizio che si insedierà nei prossimi giorni su indicazione del ministero degli Interno dopo lo scioglimento del consiglio comunale sancito lunedì scorso.

Per quanto riguarda la sua eventuale ricandidatura, Salvemini si prenderà qualche giorno di tempo per stabilire in che maniera partecipare all'imminente campagna elettorale: tra i suoi sostenitori c'è molta fiducia e anche le dichiarazioni dei movimenti e dei partiti di centrosinistra sembrano indirizzate a un appoggio incondizionato. Una pausa di riflessione l'ha chiesta Alessandro Delli Noci, che alle scorse amministrative si è presentato da solo, supportato da alcune liste civiche, per poi sancire un apparentamento a norma di legge con l'ex sindaco, divenendone poi vice in un "ticket" che ha retto le sorti dell'ente comunale in una fase molto fluida per la città, tra "Aventini" dell'opposizione, sentenze della giustizia amministrativa sulla ripartizione dei seggi, il precipitare dell'inchiesta sulle case popolari e l'accordo con Prima Lecce per la tenuta numerica in consiglio comunale.

Intanto Salvemini, che in questi giorni è stato subissato di messaggi di sostegno e incitamento, rimane composto, ma sicuramente riconoscente nei confronti dei suoi sostenitori: "Ho letto tanti pensieri lusinghieri, emozionanti, imbarazzanti a volte: non siamo stati eccezionali, non abbiamo cambiato la città (non è possibile farlo i diciotto mesi). siamo stati semplicemente noi stessi, per come ci avete conosciuti e poi votati e scelti: amministratori interessati a mettere l’interesse pubblico al centro della propria azione di governo, a riconoscere i cittadini tutti come titolari di diritti cui aprire le porte del comune, a fare sentire ciascuno dentro un patto di comunità. E a realizzare quell’agenda del cambiamento che abbiamo presentato in campagna elettorale".

Su quello che succederà di qui a poco, Salvemini, come sua abitudine, non si sbilancia: "A chi ci esorta ad andare avanti rispondo che indietro non si torna: una strada è tracciata e tantissimi intendono continuare e percorrerla. Voler riflettere non è annuncio di disimpegno o ritiro ma una necessità per dare a ciascuno - a me, agli assessori, ai consiglieri, ai soggetti organizzati - il tempo per capire cosa voler fare, come farlo, con chi. Per essere lucidi serve fare decantare l’emotività inevitabile del momento e poi ragionare a mente fredda e cuore caldo. A testa alta e schiena dritta. Col sorriso. A presto".

Centrodestra: Guido mobilita i suoi

Per quanto riguarda il centrodestra, alle prese con indiscrezioni e "autocandidature" (come le definisce lo stesso Paride Mazzotta di Forza Italia), c'è già chi sta iniziando la campagna elettorale a furia di messaggi. Così sta facendo Andrea Guido, consigliere comunale di opposizione alla giunta Salvemini e assessore all'Ambiente nella giunta Perrone. 

"Tra 5 mesi circa - recita un testo inviato via telefono - saremo chiamati nuovamente alle urne per il rinnovo del consiglio comunale e per scegliere un nuovo sindaco. Avrò ancora bisogno dei miei amici e di tutti coloro che credono in me. C’è tanto da lavorare per poter uscire dall’immobilismo e dalle incertezze di questo ultimo anno e mezzo. Per riparare i danni che soprattutto le fasce più deboli hanno subito, per dare un nuovo slancio al centro, alle periferie, ai borghi e alle marine e per tornare a parlare seriamente di tutela e benessere degli animali".

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