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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

La netta vittoria rianima il centrosinistra. Fari accesi sui dati del capoluogo

Grande soddisfazione da parte degli esponentidel Pd, primo partito anche a Lecce con quasi 13mila voti. Segue il M5S con poco più di 8mila. La lista L'Altra Europa con Tsipras arriva al 5,52 per cento, davanti al Nuovo Centro Destra e a Fratelli d'Italia

LECCE – Gli esponenti del Partito democratico esultano. Il risultato nazionale, a dir poco inatteso nelle sue dimensioni, ha trovato riscontro in provincia di Lecce – territorio non certo agevole per il centrosinistra – con dei progressi vistosi rispetto ai dati degli ultimi anni: il Pd si colloca la primo posto nel capoluogo con poco meno di 13mila voti (secondo il M5S con 8mila 136). Forza Italia si attesta solo al terzo posto con 7791 voti. Un dato che viene interpretato in alcuni commenti come un segnale sullo stato di salute del governo cittadino guidato dal sindaco Paolo Perrone oramai dal 2007.

Teresa Bellanova, sottosegretario al Lavoro

“Il risultato che le elezioni consegnano è il miglior biglietto da visita con cui potessimo immaginare, come Paese ancor prima che come Pd, di avviare una nuova stagione in Europa e di inaugurare il semestre italiano. Il Partito democratico ha convinto le donne e gli uomini di questo Paese e, risultato per nulla scontato, raccoglie una ottima performance nel Mezzogiorno, dove emerge con chiarezza come gli elettori abbiamo creduto nel nostro partito. Correttamente, il Presidente del Consiglio ha sempre mantenuto distanti gli ambiti: queste elezioni non sono un referendum sull’azione di governo anche se è difficile immaginare che l’azione di governo non abbia giocato un ruolo importante. Il mandato che il voto consegna è chiarissimo: avanti sulla strada delle riforme, in Italia e in Europa. Con una responsabilità enorme che proprio come Pd abbiamo nell’ambito della più grande famiglia socialista europea: tra populismo e tecnocrazia, l’alternativa oggi è possibile”. 

Loredana Capone, assessore regionale allo Sviluppo economico

Si apre la guida italiana del semestre europeo e l'Italia ha dimostrato con tutte le sue regioni che l’Europa non va osteggiata ma migliorata. Anche il Mezzogiorno vuole contribuire a questo processo di riforme e la scelta del Pd come primo partito da parte dei cittadini, nient’affatto scontata nella terra in cui Fitto ha inteso giocare in prima linea la battaglia per la leadership della destra, dimostra una grande fiducia. Ora bisogna dare seguito alle grandi aspettative sul piano economico e sociale. Gli interventi sul patto di stabilità e la riapertura della programmazione alle infrastrutture sono solo due esempi di grandi problemi o opportunità che abbiamo davanti. Ho fiducia che Renzi saprà stimolare e mettere in campo le migliori energie di tutto il nostro partito e del Paese. È la più grande occasione che la storia degli ultimi anni ci ha dato.

Fabrizio Marra, segretario cittadino del Pd

“Il 37,59 per cento conseguito dal Pd leccese in queste elezioni europee non lascia alibi a coloro i quali hanno cercato con il disfattismo da una parte e il clientelismo dall’altra di frenare la voglia di cambiamento. E’ sicuramente la vittoria personale di Matteo Renzi, ma anche quella di un partito Democratico nazionale, salentino e leccese che ha dimostrato di esserci e di contare. Adesso è necessario con questa vittoria che lascia nella città capoluogo staccato il Movimento 5 Stelle al 23,88 per cento e Forza Italia, partito del sindaco, relegato al terzo posto, addirittura  al 22,72 per cento, comprendere che i congressi sono finiti l’anno scorso e che gli elettori chiedono a tutta la classe dirigente del Pd leccese e salentina comportamenti seri, perché un consenso così ampio accresce a dismisura le responsabilità di tutti noi”.    

Antonio Torricelli, gruppo consiliare del Pd

“Neanche per un momento ho pensato che nella mia città il Pd potesse registrare il prepotente consenso del 38 per cento, straordinario, ben 16 punti in più del 22 per cento di Forza Italia, il partito del sindaco tra i “più amati d’Italia” che si è fortemente speso per la prestigiosa candidatura dell’ex ministro Fitto e che solo 6 anni fa, nelle politiche del 2008, conseguiva il 47 per cento e la maggioranza ascriveva l’eccezionale risultato, rispetto alla media nazionale, al consenso verso il buongoverno della città. Se tanto mi dà tanto, anche questo risultato negativo, il peggiore in assoluto di questi anni di ininterrotta Amministrazione, non può non essere stato influenzato dall’azione del governo cittadino.

Roberta Forte, segreteria provinciale di Rifondazione comunista

“Il buon risultato nella circoscrizione meridionale, nella città di Lecce e in vari paesi della nostra provincia dicono che, soprattutto al sud, nel nostro territorio, esiste ancora un forte bisogno di una sinistra radicale ed unita, che sappia interpretare politicamente il diffuso disagio sociale e individuare le possibili soluzioni alla crisi. L’elezione, tra gli altri, di Eleonora Forenza, una giovane ricercatrice universitaria precaria, compagna da sempre attiva nel partito, nei movimenti e nella società civile, apre finalmente le porte del Parlamento Europeo alle giovani intelligenze del Sud Europa, porta direttamente nel massimo consesso europeo quella generazione che ha visto spesso negati i propri diritti e che ha visto via via frantumarsi quel sogno europeo di progresso e benessere collettivo che era nelle menti e nei cuori dei padri fondatori dell'Europa”.

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