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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni Comunali 2012: Provincia di Lecce Leverano

D’Agostino: “Da me atto di responsabilità. Ma troppi veti incrociati”

L’esponente Udc, dopo l’ufficializzazione di Roberta Magliani a Leverano, facilitata dal suo passo indietro, precisa alcuni passaggi e accusa il Pd: “Si è sottratto ad ogni confronto proponendo una candidatura preconfezionata”

LEVERANO – Precisazioni doverose per chi ha condiviso un percorso alternativo prima della svolta di ieri e per chiarire, allo stesso tempo, la propria posizione anche di fronte a chi ha “imposto” una scelta a senso unico. Il giorno dopo, la candidatura del centrosinistra di Leverano, allargato all’Udc, di Roberta Magliani, arrivano le dichiarazioni di Giuseppe D’Agostino, nome intorno al quale si erano giocate nelle ultime settimane le ipotesi concrete di una candidatura alternativa a quella emersa.

Ma il comunicato che, ieri, annunciava l’intesa intorno al nome dell’architetto leveranese, pur recando il simbolo dell’Udc, tra quanti lo avevano sottoscritto, in realtà non aveva ricevuto la condivisione dello stesso D’Agostino, chiamato in causa nella nota ufficiale e ringraziato dagli altri partiti. Lo conferma al telefono lo stesso esponente dell’Udc, che pur confermando la coerenza e il rispetto degli accordi unitari, ci tiene ad esternare alcune valutazioni, che sarebbero dovute emergere prima della comunicazione ufficiale del nome della Magliani. Per “onor di verità”.

“Non ci sono più le condizioni per costruire un progetto politico serio e credibile, in vista delle prossime elezioni amministrative – dichiara D’Agostino - , per il quale mi sono speso in prima persona in questi giorni. Ringrazio tutti gli amici che hanno creduto nel progetto,  sostenendo la mia candidatura a sindaco. È prevalsa, purtroppo, la miopia politica e la logica degli schieramenti fine a se stessi, mortificando esperienze e competenze professionali. È emersa, ancora una volta, l’assenza di un ruolo dirigente dei partiti e della classe politica che ha esercitato il potere fino ad oggi”.

“Nel lavoro di questi giorni – spiega -, abbiamo tentato di mettere insieme le migliori risorse umane al servizio di un grande progetto di ideali e di sviluppo, perseguendo l’obiettivo di un dialogo profondo tra le forze politiche e gruppi della società civile, consapevoli che Leverano ha bisogno, oggi più che mai, di un gruppo dirigente lungimirante, che sappia cogliere realmente tutte le opportunità per creare le condizioni di un grande disegno di crescita civile. Tentativo, purtroppo, non riuscito”.

D’Agostino parla di “veti incrociati” e di “trasversalità nella sua accezione più negativa”, che avrebbero contribuito al resto. E l’esponente politico interpella il Pd e le sue responsabilità in questa fase, con parole molto forti: “Il Pd, in particolare, partito alleato della coalizione, si è sottratto ad ogni ragionevole confronto sulla opportunità di una valutazione di merito delle singole proposte di candidatura a sindaco, opponendo pregiudizialmente l’unica ‘preconfezionata’ candidatura dell’architetto, Roberta  Magliani”.

“Il Pd – prosegue D’Agostino -, fautore, a giorni alterni, delle primarie di coalizione, nel caso di Leverano, ha rifiutato anche questa elementare regola. Sono tutte dentro questo contesto, le ragioni della mia rinuncia alla candidatura a sindaco, avanzata dai vertici provinciali dell’Udc. È un atto di responsabilità nei confronti della coalizione e d’amore per la comunità di Leverano”.

La forte divisione tra e nelle forze politiche, dettata da individualismi, per Giuseppe D’Agostino, rischia di compromettere, ancora una volta, “ogni interessante ipotesi credibile di guida e di governo del territorio”, in un momento che, invece, richiede “piena consapevolezza delle difficoltà”, “forte coesione sociale”, “grande unità sulle questioni del lavoro, dei giovani, delle donne, dell’impresa, dello sviluppo locale e sostenibile, della crescita culturale e civile”.

“È su questi temi – chiarisce - che vogliamo confrontarci ed operare, per il futuro, senza tralasciare una seria verifica di alcune scelte amministrative effettuate in passato”. Per D’Agostino, in sostanza, una nuova stagione politica è possibile,  se ci sarà soprattutto “onestà intellettuale” nei gruppi dirigenti, se si eviterà la demonizzazione dell’avversario a prescindere da ogni logica sui contenuti della proposta politica, se in questo contesto, diventerà prioritaria da parte di tutte le forze “sane” del paese, “un’azione tesa a liberare la nostra realtà comunale da ‘cordate e gruppi’ che hanno visto crescere a dismisura in questi anni il ‘potere e il consenso’ in un possibile sistema d’illegalità diffusa e, perciò stesso, più preoccupante e devastante”.

“Solo da qui – conclude D’Agostino -, si può e si deve  ricominciare con tutti coloro che hanno a cuore l’interesse generale e il bene di Leverano”.

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