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Elezioni Comunali 2012: Provincia di Lecce

Né vincitori, né vinti. Sostanziale pareggio nelle amministrative salentine

Capoluogo a parte, nei comuni al voto, il centrosinistra seppur in vantaggio, non si aggiudica nessuna partita nei grossi centri. Il centrodestra vicino alla storica vittoria a Casarano. Nelle piccole realtà è pareggio numerico

LECCE – Il centrosinistra c’è, ma non sfonda. Il centrodestra, rispetto alla debacle nazionale (eccezion fatta per la controtendenza registrata a Lecce col trionfo di Perrone), resiste togliendosi qualche piccola soddisfazione. Potrebbe riassumersi così l’esito di queste amministrative, nel Salento, dove ventuno comuni erano chiamati a rinnovare i propri consigli.

Il dato più evidente è che il centrosinistra, a conti fatti, nei 21 comuni del territorio provinciale, vince, ma non convince in pieno: a Gallipoli, si presenta davanti al secondo turno, con Francesco Errico, nell’asse Pd-Udc, ma dovrà fare i conti con i giochi di alleanze, che nasceranno nel percorso di avvicinamento alle urne.

A Galatina, dopo il crollo di consensi di due anni fa, che non le permisero di approdare neanche al ballottaggio, il centrosinistra si ripropone con un vantaggio, che spera di far fruttare, grazie alla candidatura di Cosimo Montagna, al momento avanti rispetto al suo avversario Carlo Gervasi, che, però, gode del vento favorevole alle “civiche”.

È proprio nella corsa per il rinnovo di Palazzo Orsini che il Pdl registra, invece, la sua sconfitta più grande: un candidato giovane come Antonio Pepe, infatti, non arriva al secondo turno. Certo, sul suo risultato, pesa una storia politica personale, fatta di troppi “cambi” di casacca nel recente passato, che possono aver influito sul giudizio degli elettori, ma probabilmente il dato più influente è la retrocessione di consenso nei confronti proprio del centrodestra. Fatto sta che per la terza volta di fila, la coalizione non governerà Galatina.

E forse, a conti fatti, logica avrebbe voluto che si tentasse un accordo sulla base delle logiche provinciali con Giancarlo Coluccia (nonostante il risultato in solitaria non sia stato esaltante) o una adesione al progetto “civico” di Gervasi, che pure si era paventata.

A Galatone, il centrodestra registra una spaccatura pesante, che porta alla sconfitta personale del sindaco uscente, ex An, Franco Miceli, ma che propone, comunque sia, al secondo turno il consigliere provinciale, Livio Nisi. Anche qui, il centrosinistra conduce la partita di “misura”, con segnali di ripresa (ma senza ancora travolgimenti) importanti, arrivati grazie alla candidatura forte di Cosimo Casilli.

Il centrosinistra sorride anche a Tricase, dove l’unità ritrovata, ha portato l’ex sindaco Antonio Coppola a guidare una partita difficile, ma che offre una chance importante, nonostante, sulla carta, Nunzio Dell’Abate possa contare nel secondo turno su un quadro di alleanze “naturali” più congeniali al suo progetto amministrativo.

Il dato è decisamente favorevole al centrodestra, invece, a Casarano, dove pure il centrosinistra puntava molto in termini di affermazione: Attilio De Marco è molto lontano da Gianni Stefàno e le amministrazioni monocolore di quasi vent’anni sembrano orientare l’elettorato verso una strategia di cambiamento. Al candidato del centrodestra, manca davvero poco per diventare il nuovo sindaco della città.

Nel resto dei comuni, dove comunque sia prevale la logica delle civiche ed è sempre difficile conoscere l’esatto colore politico delle proposte, in una divisione “forzata” e più schematica si potrebbe dire che il dato leggermente più favorevole al centrosinistra si confermi tutto, senza, però, colpi d’ala: interessante è la vittoria del giovane Pd, Donato Metallo, a Racale, che supera un big come Ria e manda a casa l’amministrazione uscente di centrodestra, che pure schierava Francesco Cimino, volto importante del consiglio provinciale.

Sorridono al centrosinistra anche i risultati di Castro (con la sconfitta del sindaco uscente Carrozzo), Salice Salentino, Scorrano, Otranto, Castrignano de’ Greci e San Cesario. Importanti successi del centrodestra ad Aradeo, Leverano, Guagnano, San Pietro in Lama e Matino. Vittoria al fotofinish, ma sempre favorevole al centrodestra, anche a Ruffano, mentre si confermano Ortelle e San Cassiano. A metà, la nuova amministrazione di Melendugno, che presenta una forte connotazione socialista.

Se si dovesse riassumere, insomma, il dato finale, si potrebbe dire che su 21 comuni al voto, quattordici esprimevano amministrazioni tendenzialmente di centrodestra, contro solo sette di centrosinistra. Dopo il voto di ieri, il centrodestra “conserva” otto comuni, con la certezza di essere in vantaggio nella sfida di Casarano.

Per il centrosinistra, sono otto le amministrazioni di proprio segno, ma restano aperte con un sensibile vantaggio le sfide di Galatone, Gallipoli, Galatina e Tricase. Ed è chiaro a tutti che sarà l’esito del ballottaggio in questi comuni a poter dire chi ha davvero vinto queste amministrative.

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