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Martedì, 16 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2012: Provincia di Lecce Tricase

“Tricase, da undici anni divisa in due sulla persona di Antonio Coppola”

Nunzio Dell'Abate, candidato sconfitto al ballottaggio, commenta il ritorno a Palazzo Gallone dell'ex sindaco e paventa l'appoggio "indiretto" del Pdl all'avversario: "Per lui 900 voti in più. Dovremmo capire questi flussi"

TRICASE - È tempo di analisi anche per gli sconfitti a Tricase, all’indomani del successo elettorale, maturato al ballottaggio, che riconsegna le chiavi di Palazzo Gallone ad Antonio Coppola. Ma è innegabile la “maretta” che intercorre tra Nunzio Dell’Abate, candidato sconfitto, in quota Udc, e il Pdl locale, alla luce del risultato finale e delle divisioni che hanno senza dubbio favorito la vittoria del già primo cittadino, uomo forte del centrosinistra.

A caldo, Dell’Abate ha sottolineato: “Perdere non fa mai piacere, ma il dato ci consegna degli elementi sui quali dobbiamo tutti quanti riflettere. Il paese è spaccato in due, da undici anni si divide sulla persona di Antonio Coppola. A lui, comunque, vanno i miei complimenti ed un in bocca al lupo per il mandato che ha ricevuto”.

“Ai miei elettori voglio, prima di tutto – prosegue -, dire grazie, voglio dire 4718 volte grazie. Tra il primo ed il secondo turno noi abbiamo preso mille voti in più, presumibilmente quelli dell’Idv e qualche altro di area. Ma anche l’ingegnere Coppola ha preso circa 900 voti in più, e adesso sta a noi capire quali sono stati i flussi di voto”.

“Un grazie – precisa -, comunque, a tutti quanti e la promessa del mio impegno in consiglio per una opposizione attenta e propositiva. Adesso cominciamo una esperienza consiliare importante per me e per gli eletti della mia coalizione”. Ma il riferimento implicito di Dell’Abate a quei “flussi di voto” sarebbe al Pdl, visto che lo stesso Tony Scarcella, candidato al primo turno per il partito berlusconiano, ha tenuto a precisare, in risposta a qualche commento piccato apparso in rete nei confronti della propria coalizione, che “chi è causa del suo male, pianga se stesso”.

Come è facile ricordare, alla vigilia della presentazione delle liste e, dopo il clamoroso caso di Luana Greco, “candidata del centrodestra” ritiratasi ad una settimana dalla propria ufficializzazione, il Pdl sembrava essere ad un passo dall’accordo con Dell’Abate, poi saltato per via di vecchie ruggini tra gli uomini forti dell’ex Forza Italia (oggi tutti nell’Udc) e quanti sono rimasti nel contenitore berlusconiano. La resa dei conti a distanza potrebbe essere solo all’inizio.

 

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