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Adriana risponde a Fitto e apre al Pdl: “Pronta a ragionare insieme”

La senatrice replica all'ex ministro, sottolineando di condividere l'esigenza di "superare le sterili contrapposizioni". Invita a verificare convergenze programmatiche e assicura: "Non pongo veti, ma chiedo pari dignità"

LECCE - Adriana Poli Bortone risponde con un “nì” all’appello lanciato ieri, attraverso una lettera aperta, dall’ex ministro del governo Berlusconi, Raffaele Fitto, su una rappacificazione dei moderati leccesi ed una possibile intesa alle prossime amministrative. La senatrice usa lo stesso mezzo, ossia una missiva, per replicare al compagno ed avversario di diverse battaglie, sottolineando come le parole di Fitto non la lascino “indifferente”, con “alcune riflessioni che voglio anch’io affidare, attraverso i canali dell’informazione, a quel popolo salentino che in molte occasioni ci ha generosamente sostenuto, spesso ci ha amato, anche oltre le nostre stesse aspettative, e qualche volta non ci ha compreso”.

“È il popolo – chiarisce la senatrice - che ha salutato con entusiasmo quella straordinaria stagione di crescita, vissuta da questo lembo di terra salentina e pugliese, della quale siamo stati protagonisti assieme a tantissimi nostri amici e alle rispettive comunità umane e politiche. È il popolo che ci ha regalato le più grandi soddisfazioni, non solo perché ci ha dato la responsabilità e l’onore di essere parte, ai massimi livelli, del governo del territorio e della nazione, ma soprattutto perché quel popolo ha voluto essere in sintonia con i valori e i progetti ai quali ciascuno di noi crede e per i quali molte generazioni si sono battute”.

La Poli Bortone evidenzia che, per quanto la riguarda, sono “quei valori di destra mai rinnegati”, che si coniugano naturalmente con “l’orgoglio dell’appartenenza, la tenacia del coraggio, il calore della passione, la forza dell’onestà”: “È in nome di quei valori – precisa - che rispondo alla tua lettera aperta, condividendone lo spirito”.

L’ex sindaco di Lecce ricorda come nel recente passato i rispettivi partiti si siano trovati su “posizioni politiche distinte e talvolta contrapposte”: “Le polemiche, anche aspre, che hanno caratterizzato i confronti tra i nostri partiti – asserisce - sono state il frutto di distinte impostazioni politiche e di specifiche sensibilità che sono state amplificate soprattutto sui temi della questione meridionale e su particolari vicende della politica cittadina. Ma è giusto anche riconoscere che tali polemiche sono state talvolta alimentate da contrapposizioni di altro tipo sulle quali hanno trovato facile giovamento i tradizionali nostri avversari politici”.

Per questa ragione, la Poli sente di “condividere la necessità” espressa da Fitto di “superare le logiche della sterile contrapposizione” per “recuperare invece il livello del sano e costruttivo confronto tra forze politiche diverse che sentono tuttavia il peso di un bagaglio di comuni riferimenti”: “Nella tua lettera aperta – chiarisce - intravedo il riconoscimento della dignità del progetto meridionalista per il quale mi batto da tre anni e dell’utilità dell’apporto di una forza territoriale, nella logica di una corretta politica delle alleanze che un partito nazionale come il Pdl vuole utilmente porre in essere”.

“È di tutta evidenza – prosegue - come questo riconoscimento sia fondamentale per poter rispondere positivamente a quella che tu chiami la sollecitazione del popolo di centrodestra. Sulla base di questi presupposti politici ritengo che possiamo reciprocamente verificare la reale fattibilità della condivisione di progetti, programmi ed esperienze di governo territoriale e ciò anche con riferimento alla città di Lecce dove, evidentemente, è richiesto un maggiore sforzo”.

“Per quanto mi riguarda – puntualizza - non pongo veti. Non ne ho mai posti, neanche quando ho avuto l’impressione di subirli. Chiedo però il rispetto dei ruoli, il riconoscimento della dignità, la pratica della lealtà, la condivisione dei programmi, tutti fattori indispensabili per assicurare stabilità ed efficacia dell’azione amministrativa”: “Caro Raffaele – continua la senatrice -, se ci guardiamo indietro scopriamo che questo nostro lembo di terra, negli ultimi quindici anni, ha fatto notevoli progressi grazie anche alla capacità di governo che le nostre comunità umane e politiche hanno saputo porre in essere”.

“Se però guardiamo in avanti – conclude - ci rendiamo conto che c’è ancora molta strada da fare. Anche per questo sento forte l’onere, assieme con tutto il mio partito, di non sottrarmi alla doverosa assunzione di responsabilità”.

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