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Elezioni comunali 2012

Loredana Capone candidata ufficiale: "Ricucirò la città smagliata"

La vicepresidente della Regione Puglia ha ufficializzato la propria candidatura alle primarie del centrosinistra, per la corsa verso la poltrona di sindaco a Palazzo Carafa. Ricerca, lavoro e welfare le priorità

 

LECCE - Neppure il cappottino rosa shocking le ha dato un piglio esibizionista. Pareva che i veri protagonisti della sala gremita, all'interno delle Officine Cantelmo, fossero loro, i ricercatori convogliati a Lecce, da prestigiose realtà scientifiche, per dare man forte alla candidatura  Pd di Loredana Capone,  in vista delle elezioni primarie del centrosinistra, previste il prossimo 22 gennaio. In tre, sul palco circondato da spettatori spazientiti per i 40 minuti di attesa prima dell'inizio, hanno raccontato la propria esperienza di ricercatori senza fama leccese, ma tanta lode internazionale.

Luana Persano, Carlo Casciaro e Alessandro Sannino, sono i talenti che, a detta loro, non si sentirebbero più tali se la Regione Puglia non avesse supportato con ingenti finanziamenti i loro progetti di ricerca in laboratorio. I temi "engineering" aleggiavano nella sala. Assieme ad altri termini che hanno composto il vocabolario della discesa in campo della Capone. Spin-off, hi-tech, company sono stati solo alcuni dei concetti più frequenti nella babele che, questa sera, non ha voluto escludere neppure il pubblico dei non udenti. Per loro, infatti, era previsto anche un interprete ad hoc.

2-240-5Il diritto alla parola, Loredana Capone, l’ha riservato per se stessa solo alla fine, dopo i tre ingegneri biomedici e dei materiali, che hanno snocciolato risultati ed eseguito esperimenti sul palco-vetrina. "Non fa calcoli, ma pensa al bene dell'umanità", ha introdotto la presentatrice. Dando l'inizio a quella che, nell'ambito delle elezioni primarie del centrosinistra, sembra sempre più una danza invece che una lotta a denti serrati.

"Se un sindaco fa scappare i giovani e i talenti, ha fallito", ha esordito, prima di citare Steve Jobs: "Siate affamati di conoscenza". Una forma di riscatto, che la stessa candidata ha ribadito in più occasioni durante l'incontro. "Se penso alla casa povera in cui sono cresciuta, con sette fratelli e due genitori filosofi-lavoratori con il titolo della seconda elementare appena, mi chiedo come io possa essere ad oggi la vicepresidente della Regione Puglia". Sguardi di ammirazione commossa si sono intrecciati nelle prime file, fatte di sostenitori ed esponenti Pd.

"Lecce è una città piena di emergenze. Partiamo dal filobus, che non è solo brutto, ma rappresenta un progetto di 30 milioni di euro che non ha un minimo piano economico e finanziario di gestione. O ancora la questione della tangenziale, ottenuta grazie ai fondi provenienti "da Bari", ma poi vanificati con un debito di 23 milioni di euro che la Regione ha dovuto sanare. Ma non dimentichiamo neppure la vicenda di via Brenta, un'altra smagliatura di questa città che ora, ho intensione di ricucire".

Ce la faremo a vincere - ha poi dichiarato - perché il confronto di queste primarie ha un tono pacato (non ha mai nominato nel corso della serata l'altro candidato, Carlo Salvemini, ndr), e perché la nostra è una città paralizzata da ormai dieci anni". Prova ne è, secondo la Capone, l'immobilismo che solo lo stantuffo regionale, iniettando finanziamenti, ha potuto parzialmente, se non curare, quanto meno medicare. Con complimenti che sono fioccati dal presidente della repubblica, Giorgio napolitano, e da latre menti illuminate dell'economia, che hanno descritto la Puglia come un sud alternativo.

3-154-4Come sempre, la storia si ripercorre a ritroso. Partendo dal 1995, quando dopo lo scandalo Tangentopoli, la neo candidata non era "neo", ma armeggiava già nella giunta tecnica di Palazzo Carafa, alle prese con i plichi del settore urbanistico. Poi l'era Vendola, in un crescendo di incarichi sempre più prestigiosi. Prestigiosa come la città che vorrebbe, "che dovrà essere governata con onestà e competenza". Non solo con attenzione per bambini e anziani, ma anche anche grazie ad uno strumento permanente, quello della consulta dei giovani. "Un comitato che non deve nascere e morire in campagna elettorale, ma dovrà servire a rendere Lecce non una realtà provinciale, neppure regionale. piuttosto inserirla in un contesto globale, come quello della cosiddetta Europa 2020, la città intelligente a cui noi tutti possiamo aspirare".

E per convertire la città barocca in una smart-city, eco-compatibile e sostenibile, cita Gandhi: "Sii tu il cambiamento che vuoi debba avvenire nel mondo. Sii tu il cambiamento del cambiamento che vuoi vedere avvenire a Lecce". Lo ripete una seconda volta, prima di scendere dal palco e andare incontro ai cinquantotto giorni che mancano alla sfida.

 

 

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