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Elezioni comunali 2012

"Lecce come Barcellona". Capone promette il Duc entro 100 giorni

La vice presidente della Regione, candidata per il centrosinistra alle comunali, garantisce che in caso di vittoria attiverà subito lo strumento per tutelare le piccole attività commerciali che cedono il passo alle mega strutture

LECCE - La promessa, impegnativa, è quello di attivare entro cento giorni dall'elezione a sindaco il Distretto urbano del commercio. Loredana Capone, candidato per il centrosinistra. I Duc sono uno strumento di valorizzazione del commercio nei centri urbani e negli altri ambiti commerciali naturali. L’obiettivo è favorire le specificità di ogni territorio attraverso l’interrelazione fra commercio, turismo, botteghe artigiane e prodotti tipici. Una risposta ragionata, insomma, allo stapotere dei centri commerciali che sta "desertificando" i nuclei urbani, eliminando i piccoli esercizi. 

"L’amministrazione comunale - ha dichiarato Loredana Capone nel corso di una conferenza, questa mattina - non può rimanere inerte di fronte a questa situazione: deve intervenire per sostenere gli operatori commerciali, gli artigiani (soprattutto quelli di tradizione), i ristoratori, gli albergatori che, con i residenti, costituiscono il motore della città. È fondamentale promuovere una politica di governo”del commercio diffuso che invogli i consumatori a considerare la città come un vero e proprio centro commerciale all’aperto evitandone la desertificazione causata dalla corsa alle grandi strutture di vendita esterne. Un centro accogliente, curato, ben collegato con tutta la città e con i punti di accesso al capoluogo attraverso i mezzi pubblici, che offre parcheggi, servizi e aree di socializzazione  garantisce ai piccoli commercianti una clientela costante. Lecce, con una politica lungimirante, potrebbe diventare come Barcellona".

"La Regione Puglia - ha spiegato l'esponente democratica - ha assegnato al Comune di Lecce un finanziamento di 200mila euro per la promozione del Distretto commerciale. A tutt’oggi, però, il governo cittadino non ha presentato il progetto esecutivo e invece si è limitato ad approvare una sorta di Piano commerciale difettoso e carente". Il riferimento è al documento approvato nel corso dell'ultimo consiglio comunale e proposto dall'assessore alle Attività produttive, Luigi Coclite. Per smontarlo, la vice presidente della Regione riporta uno stralcio del parere espresso dalla Confcommercio:  “La programmazione è obsoleta, perché studiata e redatta sulla previsione di quote di mercato, quindi attraverso una prospettiva solamente quantitativa degli spazi da dedicare alla costruzione di attività commerciali di media struttura. Nel 2012, si vende con qualità e non in quantità.  Ad oggi, non si programma ma si proroga”.  

Loredana Capone si è detta convinta che, attraverso una programmazione condivisa che faccia leva sugli strumenti operativi e legislativi esistenti, si possa istituire anche a Lecce, nei primi tre mesi della prossima consiliatura, qualora dovesse essere lei a vincere le amministrative, il Distretto urbano del commercio: "Un processo di consultazione permanente tra sindaco e commercianti con la possibilità di attuare, anche a Lecce, un osservatorio permanente sul commercio, l’ accesso al credito  più snello attraverso i Cofidi per i commercianti e gli artigiani, la suddivisione della città in distretti produttivi: sono percorsi concreti per creare un nuovo rapporto di fiducia fra gli esercenti  ed i cittadini consumatori fondato sul miglioramento della quantità e qualità dei servizi commerciali”.

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