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Elezioni comunali 2012

Capone: “Io? Perdente alle primarie, ma vincente alle secondarie”

La vicepresidente regionale gioca "a carte scoperte" e presenta i dati di un sondaggio che la vede in ribasso, al 28 per cento alle elezioni primarie. Ma rilancia: "Il sindaco Paolo Perrone tifa per Carlo Salvemini"

LECCE – “Perdente alle primarie, vincente alle secondarie”: si riassume così il senso dell’intervento di Loredana Capone, che, in una conferenza stampa, presenta i numeri di un sondaggio di Troisi ricerche, società specializzata di Bari, effettuato su un campione di 1250 interviste eseguite a cittadini leccesi (dai 18 anni in poi), col metodo “face to face” (margine di errore del 2,5%), nel periodo tra il 2 e il 7 dicembre, nell’imminenza della discesa in campo della vicepresidente regionale alla consultazione interna del centrosinistra.

Nel suo studio di Piazza Mazzini, la candidata del Pd spiega quella che definisce una “discrasia” nella campagna delle primarie: “Io sono candidata da meno di venti giorni, Carlo (Salvemini, ndr) da quasi un anno, ma ad oggi, solo il 6% dei leccesi sa delle primarie del 22 gennaio”. Un  dato preoccupante per la vicepresidente regionale e per i rappresentanti del Pd al gran completo (da Fabrizio Marra ad Antonio Rotundo, da Paola Povero a Paolo Foresio, da Teresa Bellanova ad Antonio Torricelli), che, con le feste di mezzo, rischia di non permettere una massiccia partecipazione popolare al confronto, tutta a vantaggio dell’altro candidato per ora in campo (non si hanno, infatti, al momento notizie sulla scelta dell’Idv di competere alle primarie). Potenzialmente i leccesi informati dell’appuntamento di gennaio sarebbero circa 5mila.

E di fatti, i numeri stessi del sondaggio evidenzierebbero questo allarme, lanciato dal Pd, con Carlo Salvemini che ottiene nelle intenzioni di voto alle primarie oltre il 60% contro il 26,8% della Capone: la vicepresidente regionale si spiega il responso, con il ritardo con cui è partito il Pd e, allo stesso tempo, per una certa “campagna mediatica” contro la sua persona, corsa ora su alcune testate giornalistiche, ora su internet, ora sulla satira. In buona sostanza, la Capone sconterebbe la sua posizione di prestigio nel governo regionale e il suo rappresentare una candidatura di partito: “È in corso – afferma – una campagna del tutto priva di razionalità: buona parte dell’elettorato di Salvemini mostra di non votare per Salvemini, ma di essere orientato principalmente a votare contro il Pd e contro di me”. Rotundo fa notare che il candidato alternativo alla Capone avrebbe presa su un “sentimento di anti-politica che non è solo presente nel panorama locale, ma che è iscritto nel tessuto nazionale.

Una situazione definita “inaccettabile”: “I leccesi – insiste la Capone - chiedono lavoro, risposte, progetti, futuro. Non possiamo usare le primarie e i cittadini per un regolamento di conti”. L’obiettivo comune dovrebbe essere il “cambiamento” dello status quo e l’interruzione dei “malgoverni di centrodestra”: “Purtroppo queste primarie non si stanno giocando sul programma, ma sono diventate piuttosto una lotta contro il Pd e contro la mia persona”.

La Capone fa leva sulla “forte divaricazione” attestata dal sondaggio tra gli attuali risultati delle primarie e le proiezioni che riguardano tutta la città: “I cittadini di Lecce - dichiara perentoria -, non importa la loro appartenenza politica, mi eleggerebbero sindaco al primo turno. Gli stessi cittadini di Lecce, in una competizione tra Perrone e Salvemini, farebbero vincere Perrone. Sono avanti su tutti i coefficienti di fiducia, popolarità, capacità di governare, capacità di vincere le elezioni, eppure alle primarie ci sono questi risultati”.

Loredana Capone-27-3“Spero che i cittadini tutti – prosegue -, ed in particolare del centrosinistra, si rendano conto che pur di salvaguardare lo spirito delle primarie sto correndo rischi fortissimi sulla mia pelle politica. Io ho tutto da perdere, altro che confronto tra leader ed outsider”. Secondo tutto il Pd, è “verosimile” che il centrodestra porti “gente a votare alle primarie” per “condizionarle” l’esito: e, visti i dati del sondaggio, per la Capone “è chiaro che Perrone farà il tifo per Salvemini”.

In ragione di ciò, la vicepresidente non nasconde che molti le abbiano consigliato di “trovare strade alternative alle primarie”, facendo intravedere spinte soprattutto dall’area di centro, che gradirebbero la sua candidatura per un’eventuale alleanza amministrativa. Ma si sa che l’Udc, da sempre, gioca su più fronti e lo scenario è troppo prematuro per dirsi certi che una preferenza di massima sia un “patto di ferro”. La Capone, comunque, manifesta la volontà di proseguire la battaglia delle primarie, per non “tradire” la “sua gente”: “Preferirei perdere combattendo piuttosto che sfasciare il centrosinistra. Lecce viene prima di me”.

Infine, una mano tesa allo sfidante, Carlo Salvemini: “Comunque andrà, mi piacerebbe che lavorassimo insieme per Lecce. Io mi metto a sua disposizione in caso di sua vittoria e spero che lui si metta a nostra disposizione nel caso dovessi vincere io”. Ma l’invito ai leccesi che la vogliono vedere sindaco è quello a recarsi il 22 gennaio alle primarie.

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