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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni comunali 2012

Loredana Capone: "Tasse comunali cresciute del 25 per cento in 3 anni"

Il candidato a sindaco per il centrosinistra replica all'assessore Attilio Monosi che oggi ha promesso di lasciare invariata la tassa sui rifiuti: "Dovrebbe anche dire che l'ha aumentata di un terzo dal 2008 ad oggi"

LECCE - Bilancio comunale in pre-dissesto e pressione fiscale tra le più alte d'Italia. Questa - secondo Loredana Capone - è l'eredità che il centrodestra lascia ai leccesi alla vigilia della tornata elettorale di domenica e lunedì. Proprio questa mattina, a Palazzo Carafa, l'assessore al Bilancio, Attilio Monosi, in compagnia del sindaco Paolo Perrone, aveva messo in evidenza la ragonevole entità della tassa sui rifiuti a fronte della media pugliese. 

Secondo i dati raccolti da varie fonti - Cgia di Mestre, Finanza locale e altre - "la pressione fiscale nel Comune di Lecce è aumentata del 25,5 per cento tra il 2008 e il 2011. Non solo: Lecce è la seconda città in Italia per incidenza sulla tasce dei cittadini. Ogni cittadino sborsa 588 euro a fronte di una media nazionale di 383". Sui rifiuti in particolare, Loredana Capone replica all'esponente della giunta uscente: "Se oggi dice che non aumenteranno le tasse, dimentica di aggiungere che le hanno già aumentate in modo spaventoso. La tassa per i rifiuti ha registrato nel periodo dal 2008 al 2011 un incremento del 34 per cento mentre Torino si è limitata ad un aumento del 3 per cento e Milano, addirittura, l'ha diminuita del 4,3." 

Questi numeri, spiega l'aspirante sindaco per il centrosinistra, devono essere contestualizzati in un quadro più generale: i debiti fuori bilancio sono stati spalmanti sui conti dei prossimi anni per decine di milioni di euro, mentre la Corte dei Conti ha deliberato la sussistenza di ben tre parametri di deficitarietà strutturale e la Cassa Depositi e Prestiti non concede mutui all'amministrazione perchè la situazione finanziaria dell'ente presenta chiari segni di inaffidabilità". 

Da Loredana Capone anche una ricetta per abbassare la Tarsu: "L'unico strumento concreto per diminuire la Tarsu, infatti, è raggiungere livelli di eccellenza nella differenziazione dei rifiuti che oggi a Lecce si attesta attorno al 16 per cento, inferiore alla media regionale del 20. Il nostro programma prevede l'avvio immediato della raccolta porta a porta, sgravi fiscali per le attività virtuose che puntano sulla riduzione degli imballaggi, premialità per i cittadini che differenziano i rifiuti". Dalla gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti, secondo l'aspirante primo cittadino, dipende la possibilità di scongiurare un'ulteriore stangata per i cittadini: "Se il Comune non raggiungerà almeno il 40 per cento di raccolta differenziata, dal prossimo anno dovrà pagare l'ecotassa regionale e la tariffa per il conferimento dell'indifferenziato verrà portata al massimo di 25,82 euro e tonnellata. Parte di questa tassa verrà poi versata a comuni con una buona raccolta differenziata, che, quindi, avranno un doppio guadagno: non pagheranno l'ecotassa e riceveranno denaro per le buone pratiche di raccolta".

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