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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2012 Tricase

Amministrative tricasine, gli schieramenti continuano a temporeggiare

La corsa a Palazzo Gallone non segna scatti significativi: nel centrosinistra, restano il rebus attorno alla partecipazione dell'Udc all'eventuale coalizione e il nodo primarie. Nel centrodestra, per ora, bocche cucite e tatticismo

TRICASE - Tutto in alto mare. O forse sarebbe il caso di dire, citando un album degli Avion Travel, “poco mossi gli altri bacini”. Il “bacino” è quello dei partiti di Tricase, ancora in cerca di una strada per le prossime amministrative. Nel centrosinistra, c’è stato un incontro in questi giorni, che doveva essere se non “risolutivo”, almeno “chiarificatore”: la situazione di partenza era pressoché vaga, con poche riunioni alle spalle (una sola, secondo i ben informati) e ancor meno idee sul tavolo.

Tutto è ruotato fino all’altro ieri sulla domanda relativa all’individuazione di un candidato unico di coalizione, con parti di centrosinistra orientata alle primarie come operazione di rimotivazione e partecipazione della base alle scelte di un nuovo percorso per Tricase. Antonio Coppola ha deciso, in questo contesto, di smarcarsi dalla logica di appartenenza politica, elaborando assieme ad esponenti della società civile una proposta “apartitica”, avviando il tutto con una manifestazione pubblica. Nelle discussioni interne al centrosinistra, alcuni segretari di partito avrebbero presupposto l’esclusione di un candidato esterno al mondo della politica, col rischio di porre un veto sullo stesso ex sindaco, al momento, non più in campo come esponente del Pd. Altro punto del contendere, la partecipazione o meno dell’Udc a questa coalizione.  

Ebbene, dopo l’incontro voluto dal Partito Democratico tricasino e dai segretari dei gruppi che compongono il centrosinistra locale, non ci sono novità sostanziali, in quanto molte sono state le defezioni. A partire dal commissario cittadino dell’Udc, invitato, ma assente, così come l’Idv, i Pugliesi per Vendola e i Socialisti. Chi c’era, invece, ha concordato di ritrovarsi nel giro di sette giorni, con qualche risposta in più a disposizione sul futuro politico. Il Pd passerà al vaglio dei propri iscritti le condizioni del percorso da affrontare, ossia se cercare un candidato condiviso con tutta la coalizione o se passare attraverso le primarie, escludendo eventualmente qualche alleato.

Favorevoli alle primarie sembrerebbero i vendoliani e il gruppo di Coppola, che, però, chiedono tempi stretti per organizzarsi. L’Udc, come da copione, invece, apparirebbe contrario per principio alle primarie. Insomma, la situazione resta ancora tutta da definire. Ma se la situazione a sinistra appare contorta, a destra non splende il sole: sull’altro fronte, infatti, occorre fare i conti con le oggettive difficoltà di ricomposizione delle molte ferite lasciate dall’amministrazione Musarò e dai pesanti conflitti interni tra le parti. Per ora si sceglie la strada delle bocche cucite e dell’attendismo tattico. Forse una scossa potrebbe arrivare subito dopo le festività natalizie.

 

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