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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni comunali 2012

L’Imu della discordia. Le rassicurazioni di Monosi, l’attacco di Melica

Ancora polemiche successive al ritiro della delibera relativa al regolamento dell’imposta municipale unica. L’assessore ai tributi assicura: “Non aumenteremo le tasse”. Dura replica del docente: “Troppi annunci e proclami fumosi”

LECCE - La chiusura ufficiale della legislatura del primo mandato di Paolo Perrone, dopo il consiglio comunale acceso, lascia ancora strascichi e valutazioni polemiche. Colpa dei “bilanci”, quelli più generici riferiti al quinquennio amministrativo e quelli più economici, basati proprio sul punto che ha rappresentato il terreno di maggior scontro nella serata di ieri, ossia l’imposta municipale unica.

Sul tema interviene l’assessore ai Tributi, Attilio Monosi, che, alla luce dello scontro verbale successivo al ritiro delle delibera relativa al regolamento dell’Imu, si limita a precisare: “In caso di vittoria della coalizione del centrodestra alle prossime elezioni amministrative posso garantire fin d’ora che non aumenteremo le tasse sull’Imu. Ci limiteremo ad applicare le aliquote imposte dal governo Monti”.

Più argomentato l’intervento del candidato sindaco del Terzo Polo, Luigi Melica, che critica la soddisfazione espressa dal primo cittadino Perrone sulla sua amministrazione: “Prima di affermarlo – avverte -, il sindaco dovrebbe ricordarsi del suo bilancio e della strigliata di pochissimi giorni fa della Corte di Conti. Lui e i suoi assessori si sono ridotti all’ultimo consiglio comunale, senza stilare un bilancio di previsione 2012, almeno a livello di proposta. Questo perché, ancora prima, mancava il bilancio consuntivo del 2011”.

Per Melica, la certezza è “un bilancio di previsione 2011 con 5 milioni di disavanzo e nessun documento visibile, trasparente e onesto su come il Comune abbia cercato di superare il deficit”: “In questo il Comune di Lecce si distingue – osserva -, non certo meritoriamente, rispetto a moltissime città del resto d’Italia, che il loro bilancio di previsione 2012 ce l’hanno già: Brindisi, Modena, Pisa, Firenze, Ancona, Siena, Pavia… Un gesto tangibile di responsabilità e trasparenza verso i cittadini, quello che noi non vediamo in questa amministrazione”.

“Molti annunci e nessuna prova e, noto infastidito – incalza il candidato melica2-2-2-2-2-2-2-, i proclami fumosi, le dichiarazioni trionfali continuano! Come si fa a promettere con certezza di non innalzare l’aliquota dell’Imu, restando sullo standard imposto dal governo Monti? In base a cosa lo si può affermare con tranquillità, se manca il documento fondamentale con cui poterlo comprovare, ovvero il bilancio di previsione? E poi, quale aliquota, quella sulla prima casa, sulla seconda, o sugli esercizi commerciali?”

Secondo il candidato del Terzo Polo, appare del tutto evidente che “chi reclama una campagna elettorale fondata sui contenuti non può non constatare che, se un programma è privo di risorse, è per definizione non credibile”: “Comunque – spiega - l’esperienza Perrone ci dimostra che non è possibile prendere a scatola chiusa quanto ci viene proposto dal sindaco e dalla sua giunta”.

“Sarà nostra cura – conclude Melica -, quando governeremo la città, essere chiari, limpidi e responsabili nei rapporti coi cittadini. Al posto della litigiosità e della rissosità della giunta precedente, noi proporremo analisi, dibattiti e proposte per migliorare la vita dei leccesi”.

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