rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni comunali 2012

La candidatura a sindaco di Luigi Melica “strappa” l’Udc leccese

Non è bastata la nomina social per bocca del leader centrista Casini a sanare i malumori interni al partito: Lucio Inguscio saluta e sostiene Perrone. Negro e Buccoliero tessono l'elogio del docente: "I fatti ci daranno ragione"

LECCE – La scelta dell’Udc di andare in solitaria e di candidare a sindaco di Lecce il professore ordinario di diritto comparato, Luigi Melica, non appare indolore, andando oltre l’entusiasmo ostentato dagli esponenti salentini del partito di Casini. Dopo la frattura del Terzo Polo, è proprio lo scudocrociato che va incontro allo strappo interno. Lucio Inguscio decide di rientrare nel centrodestra di Paolo Perrone: la notizia era nell’aria, dopo la partecipazione dello stesso alle primarie di domenica scorsa. L’ormai ex Udc aveva solo atteso un segnale chiaro dal suo partito, per marchiare la distanza.

E non appena è giunta la mossa, parzialmente a sorpresa, e direttamente per bocca del leader dei centristi, Pierferdinando Casini, che, dalla sua pagina Twitter, ha lanciato la carta Melica per tentare di ricompattare un fronte moderato, che raccogliesse i pezzi del naufragato Terzo polo leccese, Inguscio non ha fatto attendere la sua risposta, che si traduce nel più classico: “No, grazie”.

Secondo Inguscio, la società civile avrebbe da tempo “avviato un percorso sul territorio che, attraverso i progetti della Regione Salento e di Io Sud, ha trovato la sua piena realizzazione”: “La scelta di Melica come candidato di una Unione di Centro isolata – spiega -, ad oggi, mi pare soltanto il frutto di una presa di posizione preconcetta, essendoci già in campo tutte le condizioni e l'alleanza con cui poter intraprendere un percorso che porterà dritti alla vittoria delle amministrative”.

“Domenica scorsa – prosegue Inguscio - questa città ha dimostrato di voler andare avanti nel percorso intrapreso cinque anni fa. Un risultato talmente sorprendente che ha fugato ogni dubbio anche nei più accaniti sostenitori del cambiamento e della discontinuità, lasciando spazio solo ai propositi e ai programmi. L'Udc dovrebbe guardare oltre il suo naso, abbattere le barricate e capire che da soli non si va da nessuna parte se, sull'altro versante, c'è una coalizione (così vicina a noi) che gli elettori hanno già dimostrato di apprezzare. Ed è questa coalizione che io ho scelto di sostenere, convinto come sono che rappresenti gli ideali di centrodestra cui io mi ispiro e che sia la più indicata a dare risposte alle esigenze della gente, essendo la sintesi perfetta delle forze politiche più importanti, che oggi convivono in una vera alleanza”.

Ma lo strappo di Inguscio non spegne l’entusiasmo del consigliere regionale centrista, Salvatore Negro, che saluta la candidatura di Melica come l’“espressione di un’esigenza di cambiamento per la città di Lecce”: “Esponente della società civile – precisa -, autorevole costituzionalista, il professore Melica incarna al meglio quell’idea di Terzo Polo che, come ha sottolineato il nostro leader Casini, vuole uscire dai vecchi schemi e guidare la città nel solco di un impegno civico. L’Udc non ha perso nessuna occasione, come ha commentato qualche autorevole esponente del Pdl, ma sta dando a Lecce un’occasione nuova”.

Negro si dispiace dell’atteggiamento di una parte del Terzo Polo che si sarebbe fatta “ammaliare dalle sirene del potere”: “I fatti – puntualizza - ci daranno ragione, come già è accaduto in passato”.I problemi, infatti, sarebbero tutti del centrodestra, che dovrà dimostrare di voler governare con chi “fino a ieri è stato avversato ed è stato oggetto di aspre polemiche”: “Appare difficile immaginare – sottolineare - che tutto si sia rasserenato all’improvviso, come un colpo di fulmine. Il sindaco Perrone, adesso, solo per fare un esempio, dovrà spiegare ai suoi concittadini quale idea di filobus prevarrà: la sua, quella di Adriana Poli Bortone o quella di Paolo Pagliaro? Che fine farà quel filobus che tanto ha avversato in questi anni scaricando le colpe sulla vecchia amministrazione, come se lui fosse estraneo a quel passato”.

“Con Melica soffia aria nuova sulla città di Lecce – conclude Negro – Noi abbiamo smentito tutte le chiacchiere con i fatti  scegliendo una candidatura autonoma, lontana dai vecchi e asfittici poli e dai centri di potere”.

Tra i più entusiasti della scelta, c’è Antonio Buccoliero, leader di “Moderati e Popolari” che annuncia l’adesione del proprio movimento al progetto del Terzo polo a Lecce: “In linea con quelle che sono sempre state le direttive di un’azione politica tesa a valorizzare le eccellenze del nostro territorio, puntando su personalità capaci di dare un contributo sostanziale alla politica, senza che essa, tuttavia, deroghi dal ruolo che le è proprio, i Moderati e Popolari – afferma - scelgono di sostenere il professor Luigi Melica nelle prossime amministrative comunali di Lecce”.

“Ringrazio di cuore quanti hanno proposto e sostenuto il mio nome – prosegue Buccoliero - ma chi mi conosce sa bene quanto io preferisca fare una cosa per volta e al meglio. Il mio impegno di consigliere e capogruppo di MeP alla Regione richiede entusiasmo, lavoro ed energie, che difficilmente avrei potuto garantire su due diversi e impegnativi fronti. La scelta di Luigi Melica credo rappresenti una svolta politica, perché non solo si propone finalmente un volto giovane, ma anche perché s’inquadra perfettamente in quell’ottica di una nuova concezione della città di Lecce che i Moderati e Popolari hanno abbracciato da tempo, guardando con particolare attenzione alle eccellenze del nostro territorio”.

“Del resto – chiarisce -, nel progetto di dare a Lecce un nuovo volto politico, sociale, economico e culturale non si può fare a meno del contributo importante e sostanziale dell’Università del Salento e di una scuola di alta specializzazione come l’Isufi, che rappresentano un fiore all’occhiello per la nostra città e per l’intero Salento. In questo senso, siamo convinti che Melica, a cui vanno gli auguri di un proficuo lavoro, saprà essere un punto di incontro e confronto tra società civile, università e mondo politico, riuscendo a sintetizzare le diverse e positive energie”.

“È con questo spirito – conclude Buccoliero – che ci apprestiamo a vivere una campagna elettorale di impegno a 360°, certi che a Lecce la voglia di cambiamento saprà trasformarsi nell’azione di rinascita portata avanti dalle tante nostre eccellenze”.

Figlio d’arte, nel senso che il padre, noto chirurgo, fu sindaco democristiano del capoluogo salentino per circa un biennio, Luigi Melica è docente di Diritto costituzionale presso l’Ateneo leccese. Vanta già un’esperienza politica in Alleanza Nazionale e una vicinanza datata ad Adriana Poli Bortone, prima di sposare nel recente passato il progetto della Regione Salento ed oggi approdare nello scudocrociato.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La candidatura a sindaco di Luigi Melica “strappa” l’Udc leccese

LeccePrima è in caricamento