Lecce, capitale della cultura? "I cantieri Koreja non sono neanche segnalati”
Il candidato sindaco di “Verso Lecce”, Antonio Capone, sottolinea le contraddizioni amministrative sul tema della cultura, nel capoluogo salentino, ribadendo la “trascuratezza” da parte del governo cittadino dell’esperienza Koreja
LECCE - “Ho accettato con grande partecipazione l’invito rivoltomi dagli amici dei Cantieri teatrali Koreja di prendere parte ad un incontro di sensibilizzazione in merito alle battaglie che quotidianamente devono sostenere per non essere vessati dall’amministrazione comunale leccese”. Esordisce così Antonio Capone, candidato sindaco con la lista “Verso Lecce”, alle prossime amministrative nel capoluogo salentino.
“Non che non avessi seguito quanto era avvenuto nell’inverno scorso – afferma l’ex assessore -, quando, dinanzi a precise richieste di collaborazione rivolte da Franco Ungaro alla giunta, ci si era trovati di fronte all’ennesimo diniego, quasi che tutte le espressioni d’arte a Lecce fossero considerate superiori all’attività culturale di Koreja che, invece, a quanto è dato oggettivamente di sapere, porta avanti la bandiera dell’impegno artistico in situazioni di continuità e, soprattutto, di riconoscimenti nazionali e internazionali per l’alta qualità della propria opera”.
Capone, in questo particolare momento storico in cui ritiene che chi si candida ad amministrare la città sia chiamato a “giocare a carte scoperte”, parlando di programmi “reali” e “concreti”, senza nascondersi dietro a quelle “ristrettezze di bilanci”, che “diventano improvvisamente ‘larghezze’ quando c’è da finanziare qualche proposta estemporanea degli amici”, dichiara di aver avvertito l’esigenza morale di confermare agli artisti dei Cantieri teatrali Koreja un punto chiaro.
“Se sarò eletto sindaco – ha spiegato - non perderò occasione per riconoscere pubblicamente, con atti consequenzialmente concreti e non con parole vuote, l’eccezionale livello di professionalità che regalano non soltanto a Lecce e ai leccesi, ma a tutti coloro che, dalla nostra provincia o dalle provincie limitrofe, vengono nel capoluogo per assistere alle rappresentazioni a cui danno vita”.
“Ma c’è di più – aggiunge - il mio personale impegno, a partire dal giorno successivo alle elezioni, si manifesterà nell’approntamento della segnaletica per individuare l’ubicazione precisa dei Cantieri, che adesso, per qualche insulsa ripicca, non sono nemmeno identificati. Parlare di cultura a Lecce e trascurare, come di fatto si sta facendo, l’esperienza Koreja, significa voler dare al termine cultura un’accezione del tutto personale”.